Torniamo oggi a parlare di uno dei frontman più carismatici e talentuosi della storia del rock: Freddie Mercury. Storico leader dei Queen, Mercury -nato Farrokh Bulsara– ha scritto pagine indelebili nella storia della musica, regalando al genere rock alcune grandi perle come Somebody to Love, It’s a Hard Life, Friends Will Be Friends, Innuendo, Crazy Little Thing Called Love, Killer Queen,We Are The Champions, Don’t Stop Me Now, Bohemian Rhapsody e tante tante altre ancora. Oggi, 24 novembre 2020 -come ogni anno- siamo qui per celebrare il ricordo e la memoria dell’iconico frotnman dei Queen Freddie Mercury, morto proprio in questo giorno 29 anni fa.
Freddie Mercury: il giorno in cui il mondo pianse la scomparsa del leader dei Queen
Nato a Zanzibar il 5 settembre del 1946 come ‘Farrokh Bulsara’ -figlio di Bomi e Jer Bulsara- e diventato col tempo ‘Freddie Mercury‘ -leggendario frontman dei Queen e artista conosciuto in tutto il mondo- il cantante di origine parse non è mai stato un artista qualsiasi. Sul palco si trasformava, diventando un tutt’uno con il pubblico. Nella vita di tutti i giorni, invece, era timido e anche piuttosto riservato.
Quando Freddie Mercury scoprì di essere malato di AIDS, infatti, ci mise parecchio tempo per rivelarlo ai suoi amici più cari e quasi un anno per confessarlo alla sua famiglia. Questo perchè, naturalmente, non voleva che le persone si preoccupassero per lui, non voleva che la gente pensasse che stesse mollando, che stesse gettando la spugna. Nel periodo relativo alla malattia, infatti, musicalmente parlando Mercury non si è mai fermato, continuando a scrivere brani iconici e a dir poco leggendari.
Il comunicato del leader dei Queen prima che volasse in cielo
Presto però, non solo i Queen e i familiari vennero a sapere della sua malattia, ma anche i media, i suoi colleghi e il mondo tutto. E, quando ormai Freddie Mercury si rese conto che gli restavano pochi giorni di vita, il 23 novembre decise -tramite un comunicato- di rendere ufficialmente pubblica la cosa:
“In seguito alle continue supposizioni della stampa nell’ultimo mese, confermo di essere stato dichiarato seriopositivo di avere l’AIDS. Ho ritenuto corretto mantenere private certe informazioni fino ad oggi anche e soprattutto per proteggere la privacy di tutti coloro che mi circondano. Ora, però, è arrivato per i miei amici e i fan in tutto il mondo il momento di sapere la verità. Spero vivamente che tutti si uniranno a me e ai medici per combattere questa brutta malattia.”
Il giorno seguente, il 24 novembre del 1991, Freddie Mercury volò in cielo.