Gli anni’80 sono stati un periodo abbastanza controverso per la musica e, in particolare, per il Rock. Nel corso del decennio, sono stati diversi gli artisti che hanno deciso di consacrare la propria carriera ai generi di maggior spicco nelle classifiche di vendite internazionali. L’Hair Metal imperversava nelle charts, il Pop aveva contaminato un genere rivolto ad una nicchia ristretta ed oscura di appassionati e le chitarre ruggivano alla costante ricerca di nuove frontiere sonore. In questo marasma socioculturale, alcuni musicisti ebbero modo di distinguersi per eclettismo sulla scena Rock, diventando alcuni tra i più influenti degli anni’80. Che si trattasse di frontman, chitarristi o dei principali autori dell’opera delle band in cui militavano, alcuni artisti hanno saputo distinguersi con grande estrosità. In quest’articolo, ne abbiamo raccolti alcuni.
Jon Bon Jovi
Ci sembra d’obbligo citare, in questa classifica, il frontman simbolo della cultura Pop Metal anni’80. Attraverso il suo slancio tanto catchy quanto sfrontato ed aggressivo, Jon Bon Jovi ha scolpito il suo nome e quello della sua band nell’eternità. Coadiuvato dalla strabiliante chitarra di Ritchie Sambora, Jon Bon Jovi ha messo la firma su alcune tra le pietre miliari più evocative di quel decennio, a dispetto dei detrattori e dei paradigmi musicali che, già a partire dal decennio successivo, avrebbero completamente eclissato l’Hair Metal.
Nikki Sixx
L’apporto di Nikki Sixx sul complesso compositivo che ha reso eterni i Motley Crue è profondissimo. Parliamo, in effetti, della band più oltraggiosa e travolgente del decennio. I Motley Crue incarnarono alla perfezione il life style da Rocker per eccellenza, pur amplificandolo all’ennesima potenza. I tratti dissoluti ed edonisti che caratterizzavano i Crue, hanno spesso fatto sì che le loro attitudini musicali venissero messe in secondo piano, soprattutto dai fan meno avvezzi. Nikki Sixx, però, non è solo un bassista brillante, nonché uno dei più sottovalutati, ma soprattutto un formidabile compositore.
Rob Halford
Quando si pensa al Metal più aggressivo, oscuro e feroce, l’immaginario collettivo è solito ricondursi ai Judas Priest e alla figura a dir poco oltraggiosa di Rob Halford. I Priest si affermarono, già al culmine degli anni ’70, come un punto di riferimento sulle scene Metal più ancorate alle origini. Il successo che la band riscosse negli anni’80, riconfermò la sua straordinaria importanza per la storia del genere. Rob Halford è uno dei musicisti Rock più influenti degli anni’80.
Joan Jett
La leggendaria Leader delle Runaways, Joan Jett, portò una ventata d’aria fresca particolarmente forte sulle scene Rock degli anni’80. Ad oggi, infatti, ricordiamo il decennio principalmente per i lustrini e le parrucche platinate dei massimi esponenti dell’Hair Metal. La scena Rock di quegli anni, però, ebbe modo di vedere tra i suoi mostri sacri un’interprete esplosiva ed una musicista eccezionale. Frontwoman dal carisma da vendere, Joan Jett rappresenta, ancora oggi, un simbolo del Punk ed un monito alla ribellione.
Eddie Van Halen
In questa sede, è impossibile non pensare all’apporto straordinario di Eddie Van Halen sulle scene musicali degli anni’80 e, soprattutto, sul mondo della chitarra moderna. Eddie Van Halen, infatti, non è stato solo uno dei musicisti più influenti del Rock anni’80, ma soprattutto, uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi. Attraverso il suo slancio visionario, il chitarrista ha consacrato all’eternità il nome della band che aveva fondato insieme al fratello. Con la sua chitarra e la sua tecnica sopraffina, Eddie Van Halen ha ispirato, attraverso le generazioni, milioni di giovani ad imbracciare uno strumento.