Ogni artista e in particolar modo chitarrista, ha influenze notevoli che sono stata in grado di cambiarlo, e di determinare il suo stile nel migliore dei modi. In questa occasione vogliamo parlare di John Mayer, cantautore e chitarrista statunitense che, nato a Bridgeport il 16 ottobre del 1977, ha pubblicato 7 album in studio e tre live, vendendo complessivamente più di 20 milioni di copie e, soprattutto, sapendo realizzare uno stile a metà fra pop rock e blues, dopo un esordio maggiormente acustico; ciò è stato possibile grazie all’influenza di tre chitarristi nello specifico, che l’hanno particolarmente influenzato e che hanno determinato le sue realtà artistiche e musicali. Ecco quali sono nello specifico.
BB King
Il primo tra i chitarristi che ha saputo fortemente influenzare John Mayer è stato BB King, cantante, compositore, produttore e chitarrista, che si è esibito attivamente dal 1948 al 2015 realizzando capolavori di grandissima importanza, dal punto di vista musicale e, soprattutto, dal punto di vista prettamente culturale. Alcune delle tecniche chitarristiche che hanno saputo influenzare maggiormente nella storia della musica e determinare un cambiamento anche nello stile di John Mayer riguardano, ad esempio, l’utilizzo di corde lisce, lente e melodiche, che oggi risultano essere parte integrante del processo compositivo, soprattutto all’interno di determinati generi musicali, ma che nell’epoca di BB King hanno caratterizzato una vera e propria rivoluzione artistica.
In secondo luogo, la tecnica che ha fortemente influenzato John Mayer è quella del vibrato, che può essere ascoltata in tutte le canzoni di BB King, il quale ha pubblicato anche un esclusivo video su YouTube nel quale dimostra la sua tecnica è soprattutto, spiega nel dettaglio come realizzarla. BB King ha caratterizzato una fortissima influenza su John Mayer, sia nella fluidità di suono, sia nello stile adottato.
Jimi Hendrix
Se si parla di giganti della chitarra che hanno saputo ispirare e determinare un’influenza fondamentale nell’ambito della storia della musica, il nome di Jimi Hendrix risulta essere piuttosto automatico, e degno di essere considerato. Il chitarrista, cantante e autore, che ha iniziato a suonare all’età di circa 15 anni, ha fatto la storia della musica per tutte quelle determinazioni che abbiamo spesso sottolineato all’interno dei nostri articoli, e che non riguardano soltanto un talento chitarristico ma, anche soprattutto, la capacità di rapportarsi al pubblico e alla storia della musica con una certa impronta culturale. Le differenze fondamentali che sono state portate avanti da Jimi Hendrix in merito alla tecnica chitarristica da lui utilizzata riguardano, effettivamente, la semplicità con cui lo stesso strumento era suonato da Jimi Hendrix, che rendeva qualsiasi processo artistico e musicale incredibilmente superficiale, date le sue incredibili abilità.
Di sicuro, una delle tecniche più innovative utilizzate dallo statunitense è dettata dall’utilizzo del pollice per battere le note, una tecnica che poteva, secondo il giudizio dell’epoca, essere assolutamente evitata da un punto di vista prettamente stilistico e estetico, ma che ha caratterizzato la chiave di volta per il successo dello statunitense. Non solo, dal momento che numerosissime tecniche artistiche di Jimi Hendrix hanno spianato la strada verso alcune delle tecniche che oggi sono considerate essenziali, come l’uso del feedback dell’amplificatore nello studio di registrazione, l’uso di pedali per effetti di chitarra e tanto altro ancora.
Stevie Ray Vaughan
Ultimo tra i chitarristi che hanno saputo influenzare John Mayer è Stevie Ray Vaughan, musicista, cantante e produttore discografico, parte della Rock and Roll Hall of Fame. Vaughan ha iniziato a suonare per la prima volta grazie a suo fratello, che l’ha introdotto alla passione per la chitarra fin dall’età di sette anni, una passione che è diventata così tanto forte da portare il chitarrista ad abbandonare la scuola pur di dedicarsi alla carriera musicale, che ha avuto grandissimo successo.
Le numerosissime e talentuose abilità di Stevie Ray Vaughan sono state parte integrante del processo di formazione di John Mayer, dalle pregevoli cover che il chitarrista ha realizzato fino alle rivoluzioni, in termini di tecniche, che sono state apportate all’interno della sua produzione. Non solo, dal momento che il suo impatto, in termini artistici, nella storia della musica è stato un monito per lo stesso John Mayer, che ha saputo riprendere molto del trascorso di Stevie Ray Vaughan, sognando di avvicinarsi al suo pregevole talento.