Francesco Guccini è un cantautore coltissimo ed innovativo che ha segnato la storia della musica italiana e non solo. Prima che cantante, infatti, Guccini si definisce scrittore. La componente musicale, del resto, non ha avuto mai un ruolo importante quanto quello dei testi. La composizione delle parole delle canzoni è il fulcro di tutta la sua produzione. I testi di Guccini vantano una profonda elaborazione ed una cura formale invidiabile, dovuta anche alla grande cultura del cantautore. Pertanto, i testi spesso sono ispirati anche a conoscenze storiche, letterarie e a farti di cronaca (a quest’ultimo caso appartiene ad esempio la celebre La locomotiva). Nell’album Stagioni, ad esempio, sono presenti diversi riferimenti letterari. Una delle canzoni che seguono questo paradigma è certamente Don Chisciotte, che però non scrisse Francesco Guccini, anche se vi mise naturalmente del suo.
Il significato di Stagioni
Stagioni è il diciannovesimo album di Francesco Guccini che uscì nel 2000. Il millennio per Guccini si apre con un disco basato sulla nostalgia e sul passato, che avrebbe dovuto inizialmente parlare di tutte le quattro stagioni. Tuttavia, il cantautore spiega di aver cercato di comporre l’Estate senza successo e quindi questa stagione manca. Questo perché il disco si basa più sulla tristezza che sulla spensieratezza, per cui risulta molto più adeguato l’Autunno ad esempio e non una stagione allegra come l’Estate. Tante sono le ispirazioni letterarie, ma quella più emblematica è proprio Don Chisciotte.
Il Dom Chisciotte di Francesco Guccini
Don Chisciotte è il protagonista di Don Chisciotte della Mancia, romanzo di Miguel de Cervantes e classico della letteratura. Come sappiamo, il libro racconta di un uomo appassionato di romanzi cavallereschi la cui ossessione per essi lo porta a credere di essere lui stesso un cavaliere. Parte quindi per combattere e difendere i più deboli insieme con il suo scudiero, Sancio Panza, che a differenza di Don Chisciotte, folle e sognatore, è freddo e razionale. La canzone Don Chisciotte gioca proprio su questo, la canta Francesco Guccini, ma da Beppe Dati per il testo e da Goffredo Orlandi per quanto riguarda la musica, con l’ovvio contributo del cantautore che ad esempio scelse il titolo definitivo.
Don Chisciotte VS Sancio Panza
Inserita nel contesto dell’album, la canzone sembra proprio utilizzare quel passato su cui si basa tutto Stagioni, per criticare il presente. Contrappone proprio Don Chisciotte al suo scudiero Sancio Panza. Il primo crede di poter cambiare il mondo, è un sognatore, il secondo invece appare forse più cinico, ma estremamente realista. Sicuramente quella del Don Chisciotte di Francesco Guccini non è quella di una follia insensata, ma una una speranza per un mondo migliore, più giusto e la voglia di realizzarlo. Come sappiamo, però, in queste Stagioni senza Estate, la realtà è un’altra.