Nella storia del cinema italiano e non solo, Profondo rosso è senz’altro una delle pietre miliari. Si tratta di un titolo dal genere a metà strada tra l’horror e il thriller, capace di restare impresso nella memoria di numerosi spettatori grazie alla straordinaria ispirazione del regista Dario Argento. Una simile pellicola è stata accompagnata da una colonna sonora che ha acquisito un ruolo di primissimo piano nell’epopea del progressive rock italiano. Scopriamo come è nato questo brano scritto dalla band nostrana dei Goblin.
L’uscita di un singolo dal successo straordinario
L’uscita del singolo Profondo rosso risale al lontano 1975, anno in cui una band al suo esordio ha scelto di utilizzarlo come title-track di un omonimo album di alto livello. Nel giro di poco tempo, i Goblin erano così riusciti a scalare tutte le classifiche grazie ad un motivetto inquietante e ben riconoscibile, sia nell’ambito dei 45 giri, sia in quello degli LP. Singolo e disco avevano così ottenuto risultati di assoluto rilievo con estrema rapidità, entrando nella Top 10 della Hit Parade fino a raggiungerne la vetta. Ovviamente, le motivazioni di un simile successo erano dovute a diverse ragioni tutte molto valide. Scopriamole insieme nelle righe successive.
L’ispirazione di Profondo rosso ad un’altra colonna sonora
È ovvio che un singolo come Profondo rosso sia collegato in maniera indissolubile all’omonimo film di Dario Argento. Un lavoro del genere è stato abbastanza bistrattato della critica, anche se molto amato dal pubblico. Nonostante non presenti alcuna porzione cantata, la canzone è diventata rapidamente un classico. Forse non molti sanno che questo pezzo strumentale è ispirato in maniera dichiarata ad un brano di Mike Oldfield, intitolato Tubular Bells e collegato all’altro film di paura L’esorcista, diretto da William Friedkin. Grazie a questa composizione di livello straordinario, i Goblin avevano acquisito un ruolo importante nella musica italiana, nonostante fossero solo agli inizi.
Cosa sapere sui Goblin e sulla realizzazione di Profondo rosso
La nascita dei Goblin risale al 1973, grazie alla passione dei musicisti Claudio Simonetti e Massimo Morante. I due decisero di entrare in contatto con Eddie Offord, storico produttore degli Yes e degli Emerson, Lake & Palmer, e si recarono direttamente a Londra. Dopo aver formato il primo gruppo degli Oliver, continuarono a registrare varie demo in Regno Unito, per poi ottenere un contratto discografico con l’etichetta Cinevox Record. Quindi, furono proposti a Dario Argento dal produttore Carlo Bixio. Il regista era alla ricerca di una colonna sonora per il suo film Profondo rosso e i Goblin avrebbero dovuto collaborare con il jazzista Giorgio Gaslini, che però litigò con Argento e lasciò il film. La band assunse la sua denominazione abituale e compose, oltre alla title-track, anche i pezzi Death Dies e Mad Puppet. E fece molto bene.
Un successo di assoluto rilievo
Profondo rosso divenne fin da subito un vero classico, sia se si parla del film, sia se si parla della canzone associata. I Goblin conquistarono rapidamente l’ambito Disco d’Oro. Nel giro di un solo anno dall’uscita del singolo, quest’ultimo aveva già venduto oltre un milione di copie. Inoltre, era rimasto nelle classifiche di vendita per ben 52 settimane, esattamente un anno, raggiungendo la vetta in ben 16 occasioni. Grazie a questa intuizione, la band entrò di diritto nel gotha del rock progressivo italiano, diventando un esempio anche per i gruppi che sarebbero emersi nei decenni successivi.