Ci sono alcuni generi musicali in cui il ruolo del basso è marginale, favorendo il ruolo della voce o alle volte della chitarra. Ovviamente ci sono anche stili in cui lo strumento diventa spesso protagonista, come per esempio il funk. Per quanto riguarda invece il rock la maniera di utilizzare le quattro corde è cambiato nel corso degli anni, seguendo anche l’alternarsi dei vari sottogeneri, come il progressive rock.
Progressive rock: la genesi
Partendo dagli albori del rock’n’roll, ossia dagli anni ’50, possiamo vedere come le linee di basso fossero tutte piuttosto semplici e simili tra di loro. Questo è dovuta alla semplicità della struttura armonica dello stile, che derivava dal blues, e che dunque si basa su un giro di tre accordi. Con gli anni sessanta i giri armonici del rock si sono raffinati, ma è stato con gli anni ’70 che questo aspetto ha raggiunto i suoi massimi.
Progressive rock: lo sviluppo del genere
Fu infatti in quella decade che si sviluppò maggiormente il sottogeneri del rock che più si è lanciato in esperimenti musicali sia dal punto di vista armonico che tecnico, risultando addirittura stucchevole, quando questi concetti venivano fin troppo estremizzati. Fatto che sta che se si cercano linee di basso ricercate e fuori dall’ordinario all’interno del rock, il modo più semplice di trovarle e ascoltare brani progressive. Ovviamente alcuni esecutori eccellono, abbiamo cercato di inerire i migliori in questo particolare elenco.
Roger Waters
Impossibile da non citare Roger Waters, che negli anni non si è distinto solamente come bassista, ma anche come eccellente compositore e paroliere. Nota è ovviamente la sua esperienza come membro di uno dei gruppi rock di maggiore successo di sempre: i Pink Floyd. È stato lui infatti ed ideare le tematiche affrontate negli album di maggior successo della formazione. Stiamo parlando de “The Dark Side Of The Moon”, “Animals” e “The Wall”. Il suo potere decisionale all’interno del gruppo è salita sempre di più, fino a che non ha deciso di intraprendere la carriera da solista nel 1985.
Tony Levin
Tony Levin è uno dei bassisti più apprezzati e conosciuti del genere. La sua grande capacità di unire la tecnica musicale ad un immenso senso del groove gli ha consentito di lavorare con i più importanti musicisti della sua epoca. Tra questi possiamo citare: Peter Gabriel, David Bowie, John Lennon, King Crimson e Dire Straits, solo per ricordarne cinque. Oltre alle già citate collaborazioni Tony Levin ha intrapreso anche la carriera di solista.
Mike Rutherford
Quando l’argomento trattato è la musica di genere progressive rock , tra i protagonisti è impensabile non parlare dei Genesis. Tra i membri fondatori di questa leggendaria formazione britannica troviamo il bassista della stessa, vale a dire Mike Rutherford. All’interno della band coprì inizialmente anche il ruolo di chitarrista solista, e successivamente, dal 1978, a seguito dell’abbandono di Steve Hackett, alle volte fu impiegato anche come chitarrista solista.