Rob Halford ha rilasciato un’intervista durante la quale ha parlato dei suoi problemi di voce, dovuti ad un riscaldamento non proprio perfetto. Lo storico frontman dei Judas Priest non ha mai nascosto il suo straordinario talento vocale, ma tale caratteristica sembra essersi un po’ offuscata col passare degli anni a causa del troppo stress. Ecco cosa ha da dire uno degli artisti più istrionici dell’heavy metal, capace di dare alla sua band un successo davvero straordinario e di renderla una delle più importanti del proprio genere.
La scelta di Rob Halford di cantare senza alcun riscaldamento
Le ultime parole di Rob Halford provengono da un dialogo con un giornalista presso il podcast Let There Be Talk. Lo straordinario artista, originario di Birmingham, si è concentrato sulle sue doti vocali e sui metodi messi in pratica per conservarle. In pratica, il cantautore britannico ha sottolineato quanto, prima di ciascun concerto, non faccia alcun riscaldamento. “Una volta che salgo sul palco, canto direttamente”, esordisce Robert John Arthur, detto Rob. “Faccio così da 50 anni. Di conseguenza, devo conservare le mie corde vocali ed essere sicuro che siano al massimo delle loro forze”. In pratica, il suo talento è davvero una dote naturale e Halford non fa nulla per affinarlo, se non semplicemente salire su un palcoscenico ed iniziare a cantare.
La difficoltà di cantare Painkiller come un tempo
Per quali motivazioni la voce di Rob Halford fa più fatica di un tempo? “Non so come ho fatto a realizzare concerti prima di smettere di bere, è la cosa peggiore per qualsiasi voce. Ormai utilizzo queste corde vocali da mezzo secolo e il mio obiettivo è sempre quello di sfruttarle nel modo migliore possibile. A poco a poco, sono riuscito ad adattarmi un po’”. Quindi, la sua attenzione si è spostata verso il peggioramento della sua performance di un brano in particolare, ossia Painkiller. “Col passare degli anni, ho dovuto adattarmi alla mia evoluzione vocale. Ad esempio, mi piacerebbe cantare Painkiller come riuscivo a farlo nel 1991, ma ora non ce la faccio. Posso comunque cavarmela e mettere tutta l’energia che ho in corpo. Quando ho finito di cantare quella canzone e il pubblico è impazzito, penso tra me e me che avrei potuto fare molto meglio a causa di qualche nota non presa”.
Painkiller, uno dei grandi successi dei Judas Priest
Per quanto riguarda Painkiller, si tratta di uno dei brani più conosciuti del lungo repertorio dei Judas Priest. È stato il primo singolo in assoluto dell’omonimo album, pubblicato nel 1990. La canzone si apre con un assolo del batterista Scott Travis, a quei tempi alla sua prima esperienza insieme alla band inglese. Quindi, dopo una quindicina di secondi, viene dato il via ad un riff di chitarra incalzante, al quale hanno fatto seguito le urla potenti del frontman Rob Halford. Nel 1991, il brano ha ricevuto una nomination ai prestigiosi Grammy Awards per la miglior interpretazione metal. Non male.