Fabrizio De André è uno dei cantautori più amati nella storia della musica italiana. Il suo apporto sulla scena cantautorale del Bel Paese continua ad essere profondissimo, essendo la sua, un’opera immortale, capace di eludere l’inesorabilità del tempo attraverso le tematiche intramontabili trattate al loro interno. I testi di De André, del resto, rappresentano veri e propri spaccati di vita quotidiana, all’interno dei quali, l’autore tenta di dare un senso ai comportamenti umani, dal più ammirevole agli atti più deprecabili.
Nel corso degli anni, la discografia di De André è andata via via arricchendosi in quanto a prestigio e brillantezza. Ad oggi, la sua, è una delle carriere più estrose, avendo dato vita ad alcune pietre miliari assolute della canzone italiana, capaci di far risaltare la scena nostra a livello internazionale. In questa classifica, abbiamo scelto di onorare il lascito inestimabile di Fabrizio De André, elencando alcune delle sue canzoni più famose.
5) Bocca di Rosa
Bocca di Rosa proviene dall’album di esordio del 1967 di Fabrizio De André, chiamato Volume 1 e comprendente 10 brani in totale. Il brano tesse atmosfere eleganti e misteriose, contribuendo ampiamente al fascino della protagonista di cui il cantautore narra le gesta. Sebbene moltissimi fan abbiano accreditato la teoria secondo la quale Bocca di Rosa racconti la storia di Liliana Tassio, Dori Ghezzi ha sempre negato, spiegando che De André le avesse confidato che la canzone parlasse della storia della vita di una sua fan di Trieste, che l’aveva particolarmente colpito. L’amico attore di De André, Paolo Villaggio, invece, affermò che, quella di Bocca di Rosa, fosse una storia inventata. In ogni caso, si tratta di una traccia splendida, tra le canzoni più famose di Fabrizio De André.
4) La Guerra di Piero
Scritta nel 1964, La Guerra di Piero è, in assoluto, una delle tracce più evocative nella straordinaria discografia di Fabrizio De André. Il brano presenta tredici strofe in rima e ripercorre un tema molto caro a De André. La Guerra di Piero, infatti, si basa sui fatti di vita vissuti da suo zio Francesco negli anni della II Guerra Mondiale. Si tratta dei racconti del parente, ritornato dal campo di concentramento, reduce da un’esperienza traumatica.
3) Don Raffaé
Nella sua opera, Faber valorizzò in modo particolare i meravigliosi dialetti delle regioni italiane. Don Raffaé è un brano in cui il napoletano prevale sull’italiano. De André racconta del rapporto tra il boss Don Raffaé e la guardia Pasquale Cafiero sulle note di un arrangiamento ideato da Mauro Pagani. Il testo, scritto da Faber, risente dell’apporto di Massimo Bubola. Il brano venne percepito anche come un omaggio a Domenico Modugno.
2) La canzone di Marinella
La canzone di Marinella è diventata una delle canzoni più famose nella discografia di Fabrizio De André. In merito al brano, Faber disse: “Se una voce meravigliosa non l’avesse interpretata nel ’67, probabilmente avrei terminato gli studi in Legge e mi sarei dedicato all’avvocatura. Ringrazio Mina per aver truccato le carte in mio favore e, soprattutto, a vantaggio dei miei virtuali assistiti”. L’interpretazione che Mina regalò alla traccia, in effetti, fece conquistare a De André un posto importante nel cuore di migliaia di italiani.
1) Il Testamento di Tito
De André scrisse il brano per l’album La Buona Novella. Il Testamento di Tito si lega al concept del disco, basato sulla libera reinterpretazione di alcuni die Vangeli Apocrifi. Le parole di De André, in questo caso, si concentrano su quanto fatto dal ladrone Tito, mediante l’uso dell’elenco de I Dieci Comandamenti.