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John Frusciante, dal suo ultimo disco al racconto delle registrazioni di Californication

Il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers (uscito e rientrato a più riprese) John Frusciante si è lasciato andare a una lunghissima intervista. Ai microfoni di Double J, John Frusciante ha ammesso di aver sempre avuto un debole per le band blues, in particolare per tutte quelle in cui aveva fatto parte Eric Clapton, ma non solo. Ha ammesso che quando era giovane ascoltava anche i Joy Division, un gruppo che non aveva molto a che fare con il blues, bensì con la musica elettronica. Con loro però, ascoltandoli bene, Frusciante si è innamorato del mondo elettronico. Dal suo ultimo disco al racconto delle registrazioni di Californication, ecco John Frusciante.

Il suo disco solista elettronico

Il Nostro ha pubblicato da pochissimo tempo il suo nuovo album solista intitolato Maya. Come molti fan del chitarrista sicuramente sapranno non si tratta di un disco alla Red Hot Chili Peppers, o con il mood funk o blues. Si tratta di un disco prevalentemente elettronico, una dimensione che quando era con i Red Hot chili Peppers non ha mai esplorato. Almeno fino ad oggi, dal momento che John è ritornato con la band di Anthony Kiedis e di Flea e non sappiamo cosa ci si possa aspettare. Ma come mai Frusciante è così diverso da solista rispetto ai suoi lavori con la band?

La nascita di Maya

Da dove viene Maya? Il Nostro ha detto: “Per un anno mi sono messo delle regole e dei limiti affinché il mio processo creativo fosse difficile. Dopo un anno, son tornato alla semplicità e a fare più lentamente le canzoni”. John ha detto che gli piaceva moltissimo ascoltare la musica suonata con la chitarra e il suo sogno era quello di diventare il miglior chitarrista del mondo. Quindi da dove viene il suo amore per l’elettronica?

Elettronica e…

Con il tempo capì davvero quali erano i trucchi giusti per suonare più stili in maniera unica e personale, ma evidentemente non gli bastava. Lui stesso ha ammesso che conosceva la chitarra quasi alla perfezione mentre i sintetizzatori per lui erano qualcosa di sconosciuto ma al contempo di affasciante. Erano strumenti che gli piacevano ma che non aveva mai approfondito mentre suonava con i Red Hot Chili Peppers, erano strumenti che non c’entravano niente. Ma c’è sempre un momento d’inizio per cambiare stile e non fare necessariamente le cose mainstream.

Le noiose sessioni di registrazione di “Californication”

Ma tornando a parlare dei Red Hot Chili Peppers, John Frusciante ha descritto le sue sensazioni del periodo in cui lui e il gruppo stava lavorando a “Californication“. John si fece una promessa ovvero quella di non ascoltare nessun tipo di musica elettronica mentre stava registrando i brani del disco. Gli unici momenti in cui poteva ascoltare musica del genere era dopo le prove, ma questo non gli giovò moltissimo. Quando suonava con il gruppo infatti ha dichiarato di annoiarsi, le prove erano diventate noiose se rapportate alle canzoni dei Depeche Mode, dei New Order e di altri artisti del genere. Insomma, quando Frusciante parte con il racconto delle registrazioni di Californication salta fuori sempre qualcosa di nuovo

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