Quando un’icona della musica italiana esprime un parere nei confronti di un’altra, gli aneddoti interessanti non mancano assolutamente. Lo stesso discorso è valido per quanto concerne Lucio Dalla nei riguardi di Lucio Battisti. Cosa pensava il primo del secondo? Le informazioni sono tratte dalla trasmissione del preserale di Rai Uno Techetechetè, durante una puntata incentrata sulle Superstar e sul loro impatto sulla musica e sulla cultura nostrane.
Lucio Battisti e Lucio Dalla, due giganti della musica italiana
In realtà, Lucio Battisti e Lucio Dalla presentavano più tratti in comune di quanto si possa immaginare. Il primo nacque a Poggio Bustone il 5 marzo del 1943, il secondo a Bologna solo un giorno prima. Una coincidenza quasi clamorosa, ma non è l’unica. Erano due autentici giganti della musica italiana, nonostante le loro evidenti diversità musicali e non solo. Battisti era più metropolitano, il secondo più intimista. Due fenomeni in grado di sperimentare sempre nuove strade nella musica italiana, il primo più metodico e il secondo più inquieto. Battisti scelse di spostarsi da Roma a Milano, ritirandosi a vita privata. Dalla non si ritirò mai dalle scene, prendendo parte a duetti con gente del calibro di Gianni Morandi e Francesco De Gregori.
Cosa disse Dalla riguardo a Battisti
In occasione della serata di Techetechetè incentrata sui geni della musica italiana, Lucio Dalla ha descritto con poche parole la psiche di Lucio Battisti: “Era un tipo piuttosto schivo, che odiava scendere a compromessi. Ben poche persone lo frequentavano, sembrava come se vivesse all’interno di un igloo, lontano da tutto e tutti. Anche per il suo carattere riservato, era stato capace di introdurre un modello di musica leggera innovativo, ad oggi improponibile”. Battisti puntava molto sulla sua capacità di scrivere testi, specialmente con l’aiuto del genio artistico infinito di Mogol.
La collaborazione tra Battisti e Dalla che non andò mai a buon fine
Lucio Battisti e Lucio Dalla sono sempre stati due rette parallele che non si sarebbero mai incontrate. Tuttavia, un concetto sapeva metterli in comune, ossia la capacità di comporre brani in assoluta libertà, senza alcun genere di costrizione. Il primo morì di malattia in maniera progressiva, il secondo dopo un concerto e in maniera fulminante. In una circostanza, due artisti così diversi furono ad un passo da una collaborazione musicale che sarebbe stata straordinaria. Dalla proposte a Battisti di dare vita ad una tournée denominata I due Lucio, nella quale sarebbero stati entrambi protagonisti. Il cantautore romano trapiantato a Milano rispose in maniera diretta e laconica: “Non si può fare”. Con questo atteggiamento, non fece altro che dimostrare quanto due geni di questa portata non avrebbero mai potuto trovare un vero punto d’incontro.