Se c’è un artista che ama proporre le proprie personali rivisitazioni dei brani rock e metal, quella è Miley Cyrus. La cantautrice statunitense iniziò qualche anno fa con la “Head Like a Hole” dei Nine Inch Nails e, da allora, non ha più smesso di rivisitare i grandi brani della storia della musica. Wish You Were Here e Comfortably Numb dei Pink Floyd, Black Dog dei Led Zeppelin, Roadhouse Blues dei Doors, Help dei Beatles, My Future della sua collega Billie Eilish, Heart of Glass di Blondie: queste sono sono alcune delle cover proposte dall’ex Hannah Montana. Qualche giorno fa Destiny Hope Cyrus, in arte Miley Cyrus, ha aggiunto altri due pezzi alla lista: Boys don’t cry dei mitici Cure e l’iconica Zombie dei Cranberries.
Il set al Whiskey a Go Go di Los Angeles
Recentemente la Cyrus, per promuovere il suo nuovo singolo Midnight Sky, ha tenuto un breve set al famoso Whiskey a Go Go di Los Angeles. A fine performance, poi, la cantautrice statunitense -non solo a voluto rendere omaggio ai Cure e ai Cranberries- ma ha voluto anche sottolineare l’importanza del luogo in cui si stava esibendo:
“In questo luogo sacro si sono esibite alcune leggende come Jimi Hendrix, i Doors e i Guns N’Roses e, noi, dobbiamo fare il possibile per mantenerlo vivo.”
La Cyrus si è esibita in occasione del #SOSFest (un festival virtuale di tre giorni che ha visto anche la partecipazione dei Foo Fighters ed altri 35 artisti), organizzato dalla National Independent Venue Association. I proventi del festival saranno poi devoluti a favore dei locali di musica indipendente colpiti dalla pandemia da Covid-19. L’ex stella di Disney Channel ha poi aperto una breve parentesi sul suo prossimo lavoro discografico -ancora senza titolo per ora- rivelando che: ‘l’album rifletterà chi sono veramente’.
La cover di Zombie di Miley Cyrus
Zombie è, senza ombra di dubbio, il pezzo più famoso dei Cranberries. Rilasciata nel settembre del ‘94 ed estratta dall’album ‘No Need to Argue‘, Zombie è stata scritta interamente da Dolores O’Riordan ed è una chiara denuncia contro l’insensata violenza in cui versava l’Irlanda del Nord nel 1993. In particolar modo, poi, Dolores O’Riordan ha scritto questo pezzo in memoria di due ragazzini –Jonathan Ball e Tim Parry– morti durante un attentato dell’IRA il 20 marzo del 1993.
“Zombie non riguarda solo l’Irlanda del Nord -precisò una volta la frontwoman dei Cranberries- ma riguarda anche e soprattutto la morte di due ragazzini innocenti.”