Fabrizio De Andrè è da molti considerato il miglior cantautore della storia della musica italiana, o quantomeno uno dei migliori di sempre. Grazie ai suoi testi, che si possono definire come vere proprie poesie, è entrato di diritto oltre che nella storia della musica nostrana, anche nella nostra cultura popolare. Esplorando diversi argomenti e sonorità, Faber toccò argomenti più classici come l’amore, sempre a modo a suo, ed altri meno usuali, soprattutto all’epoca della pubblicazione, che toccavano temi sociali, rivalutando gli ultimi ed i meno agiati.
I vari stili musicali
Come accennato poco fa, nel corso della sua carriera, durata più di trent’anni, De Andrè ha toccato diversi stili per quando riguarda la sonorità. Dalle ballate classiche tipo “La ballata del Michè”, alla psichedelica con “Un ottico”, dal blues con “Quello che non ho”, al dixieland con “La ballata dell’amore cieco”, e la lista potrebbe andare avanti a lungo. Una delle sperimentazioni più interessante e che più è rientrata nell’immaginario collettivo, risale al 1979.
La collaborazione con la PFM
Durante quell’anno infatti Faber intraprese una collaborazione che inizialmente fece storcere il naso a molti. Quando fu infatti annunciato un tour in cui sarebbe stato affiancato dalla PFM, band progressive rock, i più pensavano che due stili musicali all’apparenza così lontani, non si sarebbero mai potuti amalgamare. Fu proprio questa sfida che convinse Fabrizio De Andrè ad affidare il ri arrangiamento dei suoi brani a Musica e compagni.
L’album: “Fabrizio De Andrè in concerto- Arrangiamenti PFM”
I brani contenuti nell’album intitolato “Fabrizio De Andrè in concerto- Arrangiamenti PFM”, furono registrate dal vivo durante le date di Firenze e Bologna. Ovviamente il tour non toccava solo queste due località, ma molte altre, tra cui la città natale del cantautore, ovvero Genova. Precisiamo che non esistono registrazioni video ufficiali dell’epoca, in quanto Faber non voleva essere ripreso, e anche per quanto riguarda registrazioni audio, sempre nell’ambito di quelle ufficiali, non se ne conoscono altra eccezion fatta per quelle adorate all’interno del LP.
“Fabrizio De Andrè e PFM. Il concerto ritrovato”
Il concerto che ebbe luogo nel capoluogo ligure pareva dunque destinato a rimanere solo nella memoria dei fortunati spettatori che assistettero all’esibizione. Tutto ciò è stato fortunatamente smentito, visto che nell’ottobre 2019 la Sony Music Italia ha annunciato di aver rinvenuto nuovo materiale audio e video dell’epoca, che è stato poi distribuito al cinema nel corso del febbraio 2020. Il titolo di questo documentario è “Fabrizio De Andrè e PFM. Il concerto ritrovato”.
Alle scene del concerto si alternano interventi dei partecipanti al tour: Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Franco Musica, Franco Mussida e Dori Ghezzi. Le riprese furono effettuati da dei componenti del pubblico. L’audio è piuttosto buono, ma avendo a disposizione una sola telecamera, le riprese non si lanciano in esperimenti registi, limitandosi ad un’inquadratura fissa, che ci permette comunque di rivivere attimi ed emozioni che pensavamo ormai perduti per sempre.