Il 9 ottobre è una data che difficilmente un amante del rock può dimenticare. In questo giorno, 80 anni fa, nasceva infatti l’iconico John Lennon, storico membro dei Beatles e figura chiave della storia del rock. In questo giorno così speciale, per onorare uno dei più grandi artisti che la musica abbia mai conosciuto, abbiamo pensato di ripercorrere passo dopo passo tutti i procedimenti che hanno portato alla realizzazione di ‘Imagine‘, quinto album della produzione solista di John Lennon.
‘Imagine’: la storia del più grande successo discografico di John Lennon come solista
Partiamo dicendo quasi un’ovvietà: l’album Imagine si colloca tra i massimi successi discografici di John Lennon come solista. Brutalmente onesto e dolorosamente intimo, questo lavoro discografico -datato 9 settembre 1971– ha aperto nuove prospettive di espressività a cantautori ed artisti di ogni parte del mondo.
Il disco riflette tutti gli aspetti più vulnerabili di Lennon e, soprattutto, è il frutto di una rapida evoluzione di un uomo. Un uomo la cui vita personale stava attraversando un momento turbolento: gli anni sessanta erano finiti, i Beatles erano finiti, il suo primo matrimonio era andato in fumo e la sua vita era stata sconvolta da una donna di nome Yoko Ono. Insomma, per la prima volta dopo chissà quanti anni, John Lennon era fuori dalla bolla dei Beatles: libero, ma spaventato.
Le differenze con il precedente lavoro discografico “John Lennon/ Plastic Ono Band”
Dopo aver esorcizzato alcuni demoni personali, John Lennon osservò come ‘Imagine‘ fosse paragonabile al precedente album ‘John Lennon/Plastic Ono Band‘. C’era, però, secondo lui una differenza sostanziale tra le due opere: ‘Imagine era semplicemente ricoperto di cioccolato per il piacere del pubblico’, metafora usata dall’ex Beatles per sottolineare probabilmente l’abbondante uso di sezione di archi. Inoltre, sempre secondo Lennon, l’album del 1971 -rispetto a quello del 1970- presentava alcuni aspetti musicali più delicati, personali ed intimi.
La presenza dell’ex Fab Four George Harrison nell’album Imagine
Un altro aspetto da non trascurare assolutamente è la presenza dell’ex Fab4 George Harrison. Harrison curò infatti alcune parti di chitarra, comparendo tra l’altro in circa la metà delle dieci tracce proposte da Lennon. Con profonde radici musicali condivise e una vita da Beatle, Lennon ed Harrison si intrecciano perfettamente in tracce che comprendono influenze rock, folk e blues.
“La chitarra di George Harrison era più classicheggiante, più tranquilla -spigherà Yoko Ono nel 1998 a proposito dell’album Imagine- quella di John Lennon era invece irrequieta, bella da morire ed inquieta.”