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Beatles, la storia di “Rubber Soul”, il disco che cambiò per sempre i Fab Four

Quale è la storia segreta di “Rubber Soul”, il disco che cambiò per sempre i Fab Four? Andiamo con ordine precisando che si tratta del sesto disco dei Beatles, pubblicato nel 1965 (quasi nel 1966) sotto la produzione del quinto Beatle, ovvero George Martin. Con questo disco i Beatles decisero di cambiare totalmente o quasi il loro stile, dimostrando che non era più il classico gruppo da canzonette, anzi. I Fab Four decisero di disancorarsi per sempre da quell’immagine molto “infantile“, come se fossero una antica boyband, nonostante il concetto di boyband ancora non esistesse. Ma perché cambiò per sempre i Fab Four?

La copertina

Tra le altre cose che vanno però specificate, questo disco è il primo album a non inserire il nome del gruppo e dei suoi componenti in copertina. I Beatles decisero di pensare veramente a tutto, curando il disco sotto tutti i punti di vista, sia quello tecnico che quello prettamente creativo fino ad arrivare ovviamente alla copertina. Ciò che fa sicuramente scuotere la coscienza, almeno inizialmente e da una prima occhiata, è la copertina. Lo scatto venne realizzato nel giardino di Robert Freeman, fotografo storico dei Beatles. E chi poteva esserci in copertina? Ovviamente i Fab Four, ma in una veste particolare, come se fossero “stirati” e “stretchiati“. Ovviamente la band pensò di simulare gli effetti della visione di un viaggio mentale dovuto a LSD e a varie sostanze psichedeliche dell’epoca.

Il titolo “dissing”

Già da qui si poteva capire molto. Ma allora perché Rubber Soul, ovvero “anima di gomma”? Beh, questo disco cambiò per sempre i Beatles perché doveva essere per forza qualcosa di veramente alternativo. Si trattava di una sorta di titolo ironico che si riferiva, secondo alcune fonti, a un cantante che si muoveva come una gomma ma aveva l’anima di plastica. Questo cantante sarebbe stato Mick Jagger, il frontman dei Rolling Stones. Era di fatto un dissing celato in maniera incredibile e che nessuno avrebbe mai immaginato. Già questo fa capire il desiderio dei Beatles di cambiare, era finito il tempo di fare i ruffiani.

Fretta e furia (buona)

Il disco in questione fu un salto di qualità nella produzione dei Fab Four davvero mostruoso, considerando i pezzi e i dischi precedenti. Non c’è dubbio che la band avesse davvero voglia di spaccare ed era impaziente di buttare fuori nuovo materiale e per questo registrò l’intero album in 1 mese soltanto. Paul McCartney, per il suo basso, decise di dare una svolta sostituendo solo temporaneamente il suo amato Hofner per registrare i brani con un Rickenbacker. La band usò tecniche innovative e folli che ancora oggi vengono utilizzate, con gli aggiornamenti del caso, soprattutto nella musica elettronica.

Il cambio di stile

I Beatles, come suddetto, erano stanchi di fare canzonette pop e temevano di essere superati da altre band. Per questo motivo diedero una svolta mostruosa. Abbandonarono il folk “infantile” e abbracciarono motivi più psichedelici e folk rock in particolare. Allo stesso modo i testi si spingevano molto oltre, come la gelosia, l’incertezza della giovinezza, la nostalgia e l’amore visto in modo molto più adulto.

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