I Radiohead hanno predetto il futuro con l’album “Kid A”. Ma come, Thom Yorke era un veggente e non ha mai detto niente a nessuno? Beh, non proprio. Come sia riuscita la band a passare da successi molto vicini al pop rock, come Creep, a diventare una delle band rock contemporanee più interessanti e validi è per merito del suo frontman. Andando con calma, “Kid A” è stato il primo album dei Radiohead a raggiungere la prima posizione nella classifica musicale degli Stati Uniti. All’epoca, nonostante il valore indiscutibile del disco, la gente e la critica non aveva capito il valore insito dei testi di Thom Yorke e del gruppo.
Un disco contemporaneo dal 2000
Nonostante il disco abbia praticamente 20 anni, i testi riflettono una condizione di vita quotidiana che sembra essere quella del 2020. Il disco aveva preannunciato una realtà moderna basata sulla interconnessione delle persone a dir poco continuativa, ora per ora, e la connessione umana più pura e genuina sarebbe venuta meno. Il disco andava in qualche modo a denunciare un sistema musicale che stava cambiando. La musica aveva quasi abbandonato i CD, almeno in grande parte, in virtù dello streaming illegale e lo stesso rock stava lasciando sempre più spazio all’hip hop.
Il distopic rock di Thom Yorke
Già nel 1997 i Radiohead avevano parlato del valore della tecnologia nel disco “OK Computer”, ma Kid A fu ancora più rivoluzionario. In questo disco, Kid A per l’appunto, viene alla luce un certo pessimismo nei confronti delle tecnologia. In realtà, non si tratta di una visione apocalittica di totale rifiuto dei mezzi tecnologici, quando piuttosto di un punto di vista negativo per il futuro. La musica dei Radiohead, molto vicina al genere distopic rock come aveva detto qualche critico, vedeva la presenza della tecnologia come qualcosa di utile ma di potenzialmente deleteria per il futuro. I giovani, per come li vedeva Thom Yorke, non erano felici nel 2000, e oggi non lo sono.
Il valore forse sottovalutato di Kid A
Rolling Stone, la celebre rivista, aveva inserito Kid A al 20esimo posto della lista dei migliori album di tutti i tempi. Di certo non si tratta di un riconoscimento proprio da nulla e infatti oggi Kid A, in tutta la sua particolarità, suona davvero come un grandissimo classico. Peccato che il disco abbia 20 anni e sia come testi che come arrangiamenti è invecchiato davvero benissimo. All’inizio, nonostante fosse stato apprezzato da critica e pubblico, non era stato un disco compreso immediatamente dalla gente. È stato come se fosse un romanzo di fantascienza che molti hanno amato, ma non lo hanno capito moltissimo.
I Radiohead hanno preannunciato il futuro
I Radiohead hanno predetto il futuro con l’album “Kid A” parlando del futuro, ovvero dell’epoca contemporanea. Come si sarebbero comportate le persone nel 2020? Cosa avrebbero fatto con i media digitali? Sarebbero stati felici nel pubblicare dei piccoli testi di poche parole, come se fossero dei tweets, nonostante nel 2000 non esistesse nulla del genere? Tre erano i grandi temi del disco dei Radiohead: l’oppressione della vita online, il declino del rock e il business dello streaming nella musica.