Il capolavoro dei King Crimson “In the Court of The Crimson King” ha creato i Pink Floyd. Ma cosa significa? Ormai il grandissimo disco dei King Crimson, uscito nel lontano 1969, è stato riconosciuto da tutti come un vero capolavoro. Quell’album ha praticamente creato una nuova generazione musicale appassionata del progressive rock. Uno dei membri storici, Simon Hardeman, aveva infatti detto: “Senza di noi non esisterebbero i Pink Floyd e i Genesis e anche gli Yes”. E va detto che non aveva tutti i torti dato che quel disco aveva praticamente creato il genere progressive rock.
I King Crimson nel 1969 erano la più grande band del mondo
Nel lontano 1969 tutti conoscevano i King Crimson, anche se non avevano ancora pubblicato un disco. Si sapeva che era una band che suonava pezzi inediti e mischiava rock, jazz, musica classica e musica psichedelica in concerti davvero unici. Lo stesso Jimi Hendrix aveva detto che era la più grande band del mondo, la migliore dal vivo. Moltissime riviste dell’epoca aveva pubblicato articoli davvero entusiasti su di loro e sembrava veramente che i King Crimson fossero dei mostri sacri. E pensate che non avevano ancora fatto un disco, eppure la loro fama li precedeva in toto.
I King Crimson stavano creando il genere progressive rock
Uno dei membri fondatori della band, Ian McDonald disse che quel disco fu un vero punto di svolta, non solo per loro, ma anche per moltissime altre band. All’inizio, dopo aver finito al 100% il disco e le sue canzoni, McDonald disse che non aveva perfettamente capito che cosa avesse fatto la band. A quanto pare però gli altri gruppi capirono subito che i King Crimson avevano fatto qualcosa di straordinario. Appena 4 anni dopo gli Yes fecero uscire il disco No 1 Tales from Topographic Oceans che aveva tanto, ma tanto, dei King Crimson. I King Crimson però non sapevano neppure che stavano di fatto creando il genere Prog-rock.
L’influenza dei King Crimson nei Pink Floyd
La band stava in realtà facendo ciò che amavano di più, ovvero suonare qualcosa di particolare e di unico. A quel tempo anche i Deep Purple avevano fatto delle sperimentazioni progressive, così come gli Yes, i Procol Harum e pure i Pink Floyd. I Pink Floyd nel 1969 erano molto legati (fino a un certo punto) all’influenza di Syd Barrett che però avvicinava la band molto più al genere psichedelico che a quello progressivo. Indubbiamente i Pink Floyd furono ispirati in maniera mostruosa dai King Crimson e va detto che “In The Court of The Crimson King” fece nascere il grande capolavoro dei Pink Floyd come “The Dark Side of The Moon”.
Il genio della band
Il gruppo era guidato all’epoca dal cantautore e polistrumentista Robert Fripp, un vero genio che si dedicava ad accordature insolite e accordi complicati. Pensate che Robert Fripp creò, insieme a David Bowie e Brian Eno, quella grandissima canzone che fu Heroes, vero cavallo di battaglia del Duca Bianco. Ogni pezzo dei King Crimosn nel loro primo album univa degli elementi medievali e molto contemporanei, almeno per l’epoca e fu incredibile. Non dimentichiamo la copertina che merita da sola il prezzo del disco.