Nato Thomas Baptiste Morello, il 30 maggio del 1964, Tom Morello è uno dei chitarristi più influenti sul panorama musicale moderno. Il suo approccio allo strumento, gli ha permesso di affermarsi come il principale fautore di una rivoluzione sonica capace di superare i limiti dello strumento e del musicista stesso che lo imbraccia. La sua, è delle opere più prestigiose, essendo il chitarrista di alcuni dei gruppi più influenti sulla scena Rock contemporanea; Rage Against The Machine a Audioslave tra gli altri. Inoltre, dal 2019, Tom Morello fa parte del super gruppo dei Prophets Of Rage ed è stato un session man nella E Street Band di Bruce Springsteen.
Il suo apporto si estende fino allo spettro acustico della sei corde, avendo proposto un progetto acustico solista chiamato The Nightwatchman e lo Street Sweeper Social Club. Inoltre, Tom Morello è il co-fondatore di Axis Of Justice, un programma che va in onda mensilmente sulla Pacifica Radio Station KPFK a Los Angeles. L’opinione del chitarrista, quindi, è delle più importanti; essendo che la sua presenza sulle scene è particolarmente profonda e radicata. Nel corso di una recente intervista rilasciata a Sean Stewart, Tom Morello ha rivelato chi fossero i suoi chitarristi preferiti.
Chi sono i chitarristi preferiti da Tom Morello?
Durante il colloquio, Tom Morello ha rivelato i nomi di alcuni dei chitarristi più grandi di tutti i tempi, identificandoli come suoi preferiti. In particolare, il leggendario chitarrista ha detto: “In primo luogo, opterei per Jimi Hendrix e Jimmy Page, due colonne portanti del Rock. Avevo un poster di Randy Rhoads in camera che mi ispirava a fare pratica per otto ore al giorno, tutti i giorni. Poi, c’è sempre stato una sorta di conflitto tra David Gilmour e Tony Iommi. Il primo è uno dei miei preferiti per la caratura emotiva dei suoi lavori, ma i riff del secondo sono stati fondamentali per la mia formazione”.
Dopodiché, Morello ha ricordato la sua infanzia dicendo: “Da piccolo andavo a giocare coi miei amici al Rainbow Bar di Los Angeles. Giocavamo al Monte Rushmore. Consisteva in una sorta di classifica, in cui ognuno di noi indicava la Top 4 dei suoi chitarristi e cantanti preferiti o dei peggiori assoli su dischi straordinari. Dopo aver stilato la classifica cominciavamo a ridere delle scelte degli altri. Era molto divertente. Nel corso della mia vita, comunque, ho avuto a disposizione alcune Top straordinarie. Mi spiego, ho avuto la possibilità di collaborare con dei frontmen formidabili, da Zack de la Rocha a Chris Cornell, passando per Bruce Springsteen. Mi sento davvero fortunato per questo“.