I Nirvana hanno pubblicato ottimi dischi nella propria carriera, nessuno di questi è stato un flop. I Nirvana erano già usciti sul mercato discografico con Nevermind nel 1991 ma avevano voglia di spaccare ancora. Nel 1993 la band decise di far uscire un nuovo disco con il desiderio di essere più grezza nelle canzoni, ma anche più dolce in altre. Non sarebbe mai stato un disco così “coerente” come Nevermind, sarebbe stato un disco estremamente diverso. Quell’album uscì effettivamente, non nel 1992 come era stato pensato e sperato dalla Geffen Records, ma l’anno dopo nel 1993. La band fece uscire quindi “In Utero” e quello fu l’ultimo disco ufficiale del gruppo. Ma perché “In Utero” si chiama così?
Primo titolo
Kurt Cobain aveva iniziato a lavorare già nel 1992, ma i lavori per preparare il disco andavano a rilento. Era ottobre del 1992 e i Nirvana avevano registrato qualche pezzo che poi sarebbe effettivamente andato nel disco “In Utero”. Pensate però che il titolo provvisorio del disco era “I Hate Myself and I Want to Die”, tradotto con Odio me stesso e voglio morire“. Si tratta di una frase estrapolata direttamente dai suoi scritti e dal suo diario anche se Cobain ammise che si trattò di uno scherzo. Quello che intendeva dire era che era stanco di prendere il suo gruppo troppo sul serio e voleva che tutti gli altri lo prendessero sul serio. Alla fine il bassista Krist Novoselic lo convinse a cambiare titolo per paura che nascessero delle controversie legali non proprio simpatiche.
Da Courtney Love
Cobain cambiò quindi il nome del disco e pensò prima a Verse Chorus Verse, tratto dalla canzone omonima che poi divenne nota come “Sappy“, per poi ricambiare ancora. Alla fine venne scelto “In Utero” come titolo definitivo dell’album tratto da una poesia scritta non da Kurt Cobain, bensì dalla sua compagna Courtney Love. Non sappiamo bene il contenuto della poesia e dobbiamo per forza aspettare che ce lo dica Courtney Love, se mai verrà svelata al pubblico. In realtà “In Utero” non è una espressione scelta a caso, così, ma ha un determinato significato tratto direttamente dal latino.
Dal latino
“In Utero” è infatti una espressione latina che significa, nella sua traduzione letterale “nel grembo materno” o “nell’utero”. In realtà ci sono chiaramente dei significati un po’ particolari. Nell’ambito della biologia, la frase descrive lo stato di un embrione o di un feto quando è ancora nella pancia della madre. Nell’ambito invece legale, questa frase viene legata al riferimento che i giuristi e avvocati danno al nascituro, ovvero al bambino in età gestionale fino alla sua nascita vera e propria.
La copertina
Difficile che Courtney Love si riferisse a un ambito legale o biologico. Pensate che Kurt Cobain aveva disegnato una sorta di collage, poi incluso nella copertina sul retro, che aveva una scritta “Sesso e donna e In Utero e vagine e nascita e morte”, tradotta. Tutto era quindi basato sia sull’essere umano e con il celebre corpo e manichino, ma anche con i fiori (gigli e orchidee in primis). Ora sappiamo perché “In Utero” si chiama così.