Come è nato il famoso logo della band degli Who di Roger Daltrey e Pete Townshend? Gli Who sono uno dei gruppi rock più influenti degli anni ’60 e ’70 e ancora oggi continuano ad avere un certo successo. La band, formata nel 1964, era composta da Pete Townshend alla chitarra, Roger Daltrey alla voce, John Entwistle al basso e Keith Moon alla batteria. Grazie all’essere stati pionieri del genere “opera rock”, gli Who hanno venduto circa 100 milioni di dischi in tutto il mondo. Il logo degli Who, molto famoso e ancora oggi indossato da migliaia di appassionati di musica in tutto il mondo, ha una certa origine grafica.
Dove era presente il logo e cosa rappresenta
Il logo adornava la batteria di Keith Moon fino alla sua morte nel 1978. Il logo fu svelato e realizzato dal loro manager e produttore discografico Kit Lambert. Il famoso logo “a bersaglio” della band degli Who presenta una freccia che esce dall’ultima lettera del loro nome, simile al simbolo medico per il genere maschile. Il logo e la freccia, in questo caso unita al cerchio, va quindi a simboleggiare in maniera un po’ arrogante e superba la mascolinità del sesso maschile.
L’unione delle lettere, il colore e il font
Alla base però c’è anche un altro ragionamento. Le linee della O e le frecce rappresentano allo stesso tempo una sorta di muro che va a costruire qualcosa. Le due “h” nel logo si fondono insieme per creare una sensazione di unità. Il colore del logo degli Who è poi semplicissimo da capire e individuare in quanto si tratta di un riferimento cromatico alla Union Jack, la bandiera britannica, composta quid da tre colori: blu reale, rosso e bianco. Allo sfondo chiaramente c’è uno sfondo nero. Il logo degli Who, analizzando il font presente, utilizza un carattere personalizzato e in grassetto che è stato progettato dal famoso pittore e artista visivo britannico Brian Pike nel 1964 come parte del logo originale.
Avere una identità grafica con un logo riconoscibile
Sappiamo che i gruppi rock più famosi e iconici hanno sempre dell’arte, non solo nelle canzoni, ma proprio nell’identità grafica in toto. Il loro lavoro geniale influenza ovviamente i progetti creativi che vediamo attorno a loro, dalla copertina dei dischi fino al logo della band stessa (o del cantante in questione). Non importa se si tratta di una band metal, indie rock o britpop, l’importante è quello di creare un logo famoso per identificare al massimo una determinata band. Come hanno fatto, ad esempio, Brian Cannon e lo studio Microdot per fare il logo degli Oasis all’inizio degli anni Novanta.
I vari esempi
Tanti possono essere gli stili possibili. Si va dallo stile lettering puro come i Muse, i Korn, i Blur e Oasis, o ancora i Linkin Park. Altri invece hanno scelto un grafema molto specifico, come la famosa lingua rossa dei Rolling Stones o l’uomo stilizzato con lo strano cappello di Jamiroquai. C’è chi unisce entrambe le cose, come il particolare logo degli Who, già spiegato in precedenza, o quello dei Queen creato proprio da Freddie Mercury.