Francesco Guccini è uno dei cantautori più talentuosi della storia della musica italiana. I suoi testi, altamente ricercati e dalla cura formale impeccabile, hanno sempre stupito ed emozionato tutti. Anche se spesso cantautori del suo calibro sono considerati ostici o di difficile comprensione, ad un orecchio attento ed in particolare per chi ama la letteratura, Guccini non può non risultare un eccellente esempio di artista. Quale che siano i nostri gusti, ad ogni modo, è impensabile non riconoscerne il talento e l’unicità. Parafrasando ciò che disse Giorgio Gaber, non sono molti quelli che avrebbero potuto scrivere La Locomotiva. Francesco Guccini oltre ad essere un cantautore è anche un eccellente scrittore, grande conoscitore della letteratura. Ne ha dato prova più volte e gli esempi sono vari. Una delle canzoni che più mostra le sue grandi conoscenze umanistiche è Odysseus, in cui Francesco Guccini narra di Ulisse.
Il viaggio di Ulisse attraverso gli autori
Come ben avremo inteso, Odysseus è una canzone che tratta di Ulisse e non è un caso che il cantautore lo abbia scelto. È uno dei personaggi più importanti della nostra letteratura. Sarebbe stato semplice per Guccini narrare della sua storia solo attraverso il mito di Omero, che noi tutti conosciamo. Invece, il cantautore ha scelto di trattare delle imprese di Ulisse attraverso la letteratura. Come sappiamo, la vicenda di Odisseo ispira continuamente diversi autori: il sommo poeta Dante, Ugo Foscolo, Konstantinos Kavafis, Umberto Saba, James Joyce, Cesare Pavese, Alfred Tennyson ecc. Anche nella musica italiana è presente: non solo Guccini, ma anche Lucio Dalla scrisse una canzone pensando all’eroe omerico: Itaca.
Capitano che hai negli occhi
il tuo nobile destino
pensi mai al marinaio
a cui manca pane e vino?
Capitano che hai trovato
principesse in ogni porto
pensi mai al rematore
che sua moglie crede morto.
Itaca Itaca Itaca
la mia casa ce l’ho solo là,
Itaca Itaca Itaca
a casa io voglio tornare
dal mare dal mare dal mare…
L’Ulisse di Francesco Guccini
Tenendo a mente una serie di autori che conosce molto bene, allora, Guccini scrive Odysseus, canzone tratta dall’album Ritratti del 2004. Racconta quindi dell’Ulisse in Omero, ma anche secondo Dante facendo riferimento al folle volo. Si concentra sull’idea di terra, di mare, di avventura, fa riferimento all’isola petrosa che cita Foscolo nella sua A Zacinto. Il cantautore diventa da scrittore aedo, ovvero cantore delle gesta di un eroe come nell’antica Grecia. Elenca le sue avventure ed esprime con grande chiarezza e meravigliose parole il vero significato del viaggio di Ulisse: la curiositas, la scoperta, andare oltre il limite per essere uomini vivi e veri. Andare oltre l’umano. E così nel passato ricercare il presente, come del resto lo stesso Francesco Guccini, come il suo Ulisse, ha sempre fatto.
Ma nel futuro trame di passato
Si uniscono a brandelli di presente
Ti esalta l’acqua e al gusto del salato
Brucia la mente
E ad ogni viaggio reinventarsi un mito
A ogni incontro ridisegnare il mondo
E perdersi nel gusto del proibito
Sempre più in fondo.