Sinead O’ Connor è l’ultima rockstar femminile della storia? Indubbiamente si tratta di un’affermazione molto forte che lascia spazio a notevoli dibattiti. Dipende sempre da cosa si intende con ultima rockstar, se si guarda il solo punto di vista musicale o si guarda anche altro. È innegabile che Sinead sia sempre stata una personalità molto complesso e molto provocatoria, sebbene non lo abbia fatto volutamente. Da diversi anni ha scelto di vivere in maniera completamente diversa da quando era giovane, quasi del tutto ritirandosi dalle scene. La sua voce in Nothing Compares 2 You continua però a risuonare nella storia.
Il ritorno nel 2019
Proprio nel 2019 era tornata dopo molti anni di silenzio e la denuncia pubblica dei suoi problemi mentali e psicologici al talk show The Late Late Show. Aveva cantato proprio il suo più grande successo e si era presentata in una maniera veramente particolare. Si è infatti convertita all’islamismo, cambiando il suo nome in Shuhada Sadaqat e indossa l’abito tradizionale islamico e l’hijab. La sua scelta era motivata dal fatto di voler scoprire di più sulla religione per cercare di trovare un conforto e una casa nella religiosità. L’islamismo per lei è diventata una casa in cui rifugiarsi.
Una rockstar femminile atipica
Lei stessa, proprio per quanto riguarda la religione, è sempre stata molto discussa e al centro di polveroni mediatici senza precedenti. Eppure lei è stata negli anni Novanta una delle artisti femminili più importanti soprattutto per aver basato la sua carriera sulle canzoni, non sul look. Molti ricordano infatti il videoclip di Nothing Compares 2 You che era davvero normalissimo e dove Sinead O’Connor appariva con la testa rasata. Al tempo si era abituati a vedere un’immagine di rockstar femminile molto diversa. Lei con la sua immagine non costruita dai media e dagli esperti di comunicazione ha distrutto completamente degli stereotipi sul rock legato esclusivamente al maschio.
Le critiche e la qualità musicale
Un personaggio così discusso ha attirato molte critiche nella sua carriera. Ci si ricorda di quella volta che strappò una foto di papa Giovanni Paolo II e venne fischiatissima dal pubblico al concerto in onore di Bob Dylan. Tutto questo accanimento fu per lei davvero deleterio e le causò prima un crollo nervoso e poi un tentato suicidio. Anche dal punto discografico le cose non andarono così meglio, nonostante la critica desse molto spesso opinioni davvero positive ai suoi dischi e ai suoi pezzi. Sinead O’Connor non è mai rimasta ancorata a un solo genere ma insieme ai suoi produttori ha sempre cercato di dare qualcosa di diverso e di nuovo con uno stile rock mai cercato ma sempre raggiunto.
L’ultimo ottimo disco (per i critici)
Il suo ultimo album di studio I’m Not Bossy, I’m the Boss risale al 2014 e forse è uno dei suoi dischi migliori. Peccato che il pubblico non ha risposto così favorevolmente mentre la critica ha reagito in modo molto positivo. Non sappiamo se per davvero Sinead O’ Connor è l’ultima rockstar femminile della storia ma per il contributo che ha dato e per la sua vita personale forse è giusto darle questo merito.