Elvis Presley è diventato uno dei cantanti più significativi del Ventesimo Secolo. Il suo apporto sul panorama socioculturale odierno si è profondamente radicato, affermando la sua figura come una delle più evocative in assoluto, in quanto a cultura popolare. Il rovescio della medaglia, però, ha visto più volte il Re del Rock sfiorare la bancarotta. Per quanto il suo carisma e le sue doti innate d’intrattenitore ed artista l’avessero spinto sulla stratosfera, Elvis Presley non era esattamente un genio delle finanze, anzi, tutt’altro. Qualcuno preservò il patrimonio del Re del Rock da dietro le quinte e, in quest’articolo, sveleremo chi era la figura che, più di una volta, protesse gli interessi economici di Presley anche dopo la sua morte.
Secondo il Los Angeles Times, Elvis aveva delle pessime abitudini finanziarie. Il Re del Rock era solito sperperare il proprio patrimonio con particolare negligenza, con la certezza che tour, film ed apparizioni pubbliche avrebbero costantemente rimpolpato i suoi fondi. Sebbene la musica di Presley fosse estremamente popolare, il suo patrimonio non comprendeva le Royalties dei suoi classici senza tempo, che spettavano alla sua etichetta discografica, la RCA. Fu la sua ex moglie, Priscilla Presley a gestire il patrimonio del Re del Rock con estrema abilità, evitando, in ultimo, lo sperpero della sua eredità.
Come Priscilla Presley ha gestito l’eredità di Elvis
Come sappiamo, il Re del Rock lasciò le sue spoglie terrene nel 1977, lasciando una sola figlia come erede, la piccola Lisa Marie. Il suo lascito consisteva in un milione di dollari l’anno, ma nel 1979, l’eredità di Presley fu prossima all’esaurimento. Il lascito del Re del Rock finì nelle mani di Priscilla, del commercialista di Presley e della Banca di Commercio Nazionale di Memphis; fino al compimento del venticinquesimo anno d’età di Lisa Marie.
“Mi balzarono alla mente un milione di diversi scenari – ha ricordato Priscilla – Avevo paura per il futuro di mia figlia e per il destino di Graceland e del suo staff. Non avrei potuto sopportare di licenziarli dal giorno alla notte. Mi chiesi per lungo tempo cosa avrei dovuto fare per sistemare le cose”. Fu Forbes a rivelare per prima che, Priscilla, decise di gestire l’eredità di Elvis Presley, salvando Graceland dalla bancarotta; rendendola un’attrazione turistica capace di esaltare l’immagine del Re del Rock anche dopo la sua tragica morte. Furono investiti poco meno di 600 mila dollari nel progetto turistico di Graceland, ma Priscilla riuscì a rientrare delle spese già nel primo mese d’apertura; rivelandosi un’imprenditrice eccezionale.