Lucio Battisti è stato uno dei più grandi innovatori della musica cantautorale italiana insieme al suo storico paroliere Mogol. Molti dimenticano però i pezzi scritti da Lucio Battisti con il poeta Pasquale Panella, brani spesso dimenticati e considerati troppo avanti e innovatori. Ma quali sono le sue canzoni preferite? Quali sono le canzoni che Lucio Battisti ha amato più di tutte nella sua carriera? Era davvero un amante della sua musica o doveva cantare e suonarla per esigenze discografiche? Ebbene, lui amava la sua musica, così come la amava Mogol dato che ne aveva scritto i testi.
Il commento del compositore Massimo Luca
Massimo Luca, compositore, chitarrista e autore di vari arrangiamenti per Lucio Battisti ha rievocato alcuni momenti molto sentiti che riguardano proprio Battisti. Ha affermato: “Mi ricordo, quando in sala di incisione, Lucio volle sentire come fosse venuta la registrazione di Vento nel vento. In quel momento Lucio Battisti era davvero emozionato e partecipe. Ne rimasi molto colpito. Lucio era innamorato di tutte le sue canzoni, ma credo che per Vento nel vento riponesse proprio maggiore attenzione”. Vento nel vento era forse la sua canzone preferita.
Da “Il Mio Canto Libero” a “I Giardini di Marzo”
Massimo Luca ha poi rivelato: “Avevo composto per Lucio l’introduzione di I Giardini di Marzo e di Il Mio Canto Libero [due delle canzoni più famose di Lucio Battisti]. Per I Giardini di Marzo lui espresse proprio il desiderio di rendere la canzone più mediterranea possibile. Così ebbi l’intuizione di metterci i mandolini. Gli piacque molto. Conservo in me tanti ricordi belli, per me è un amico e un mito della musica. I suoi successi non tramonteranno mai». Pensate però che Mogol ha sempre avuto delle idee diverse riguardo i brani preferiti “di” Lucio Battisti. Alcune volte Battisti amava in toto i pezzi scritti da Mogol e aveva molte idee a riguardo, altre volte invece no.
Le canzoni preferite dal paroliere Mogol
Mogol scrisse nella sua carriera moltissimi brani, circa 135, molti dei quali scritti appositamente e proprio per Lucio Battisti. In un’intervista condotta diversi anni fa con il giornalista Vincenzo Mollica Mogol aveva ammesso che uno dei suoi brani più virtuosi era Dormi Amore. Pensate però che quel brano venne scritto per Adriano Celentano e Lucio Battisti ebbe solamente un ruolo di consulenza (non ufficiale peraltro). Anche Il soufflè con le banane, composto per Riccardo Cocciante, è un pezzo molto amato da Mogol ma che invece non colpiva granché Lucio Battisti.
Non è un caso che Lucio Battisti, dopo il divorzio musicale, artistico (e pare anche personale e amicale) con Mogol cambiò totalmente stile. La seconda fase, per così dire, della sua carriera discografica è piena zeppa di canzoni particolari, vicine al progressive e a sonorità molto internazionali e uniche. Lui stesso non ha mai parlato molto di quelli che vennero definiti “Dischi bianchi” in quanto aveva già scelto di ritirarsi dalle interviste. Non sapremo forse mai quali sono le sue canzoni preferite in toto, ma il pubblico si è già espresso più volte a riguardo.