La scena rock pullula di artisti talentuosi, eccentrici, ribelli, pazzi, geniali e soprattutto tutti diversi tra loro. Oggi vogliamo soffermarci in particolar modo su due formazioni britanniche, due gruppi che hanno scritto pagine indelebili nella storia del rock mondiale: i Led Zeppelin e i Rolling Stones. Nate entrambe negli anni sessanta (la prima nel ’68 e la seconda nel ’62), queste due formazioni si sono sempre rispettate, sottolineando sempre quanto fosse grande la loro musica nel panorama rock inglese e più in generale nel mondo.
Rolling Stones e Led Zeppelin: la storia del primo incontro
“Gli Stones sono stati, sono e saranno sempre fantastici. Non c’è alcuna competizione con loro”, ammetterà Jimmy Page nel 1975 durante un’intervista. Qualche anno prima invece, nel 1969 per la precisione, Keith Richards attaccò duramente la band di Jimmy Page e soci:
“I Led Zeppelin non mi convincono affatto, la voce di quel tipo (Robert Plant) mi infastidisce non poco, non riesco a spiegare il perché. Col tempo ho imparato ad apprezzare solo Jimmy Page, ma non il resto della formazione. John Bonham ad esempio era come un tir in autostrada, mentre Jimmy era veramente un gran musicista. In conclusione penso che il gruppo sia sempre stato piuttosto vuoto.”
La band britannica prese con filosofia le parole di Richards, forse perché sapevano benissimo che il chitarrista non risparmiava proprio nessuno. Per chi non lo sapesse, infatti, il musicista dei Rolling Stones negli anni è arrivato a criticare chiunque: dai Led Zeppelin agli Who passando per i Beatles e l’iconico David Bowie.
L’opinione di Mick Jagger su Jimmy Page e soci
Le due band, poi, ebbero un incontro ravvicinato nel 1976, mentre i Led Zeppelin erano impegnati a registrare il settimo disco in studio: “Presence“. In quell’occasione Jimmy Page dovette chiedere agli Stones, che avevano prenotato lo stesso studio di registrazione, qualche giorno in più per terminare l’album. Mick Jagger e soci acconsentirono e, alla fine, parlando col chitarrista degli Zeppelin rimasero a dir poco sbalorditi quando egli rivelò quanto velocemente avesse terminato il disco. Secondo alcune voci, infatti, i Led Zeppelin impiegarono appena 18 giorni per terminare “Presence”.
Jimmy Page confessò successivamente che nel periodo relativo all’album provava tra le 18 e le 20 ore al giorno, dormendo di conseguenza pochissimo. Mick Jagger rimase completamente stupito da questa notizia e, allo stesso tempo, ammise che in realtà non nutriva alcun dubbio sulle qualità artistiche della formazione britannica. Jagger, in conclusione, rimase estremamente sbalordito dall’energia dei Led Zeppelin e in particolar modo dalla bravura di Jimmy Page.