Le attitudini controverse, l’unicità trasgressiva del loro sound e, in ultimo, la tragica quanto prematura morte di Jim Morrison, rappresentarono per i Doors i motivi principali per i quali finirono avvolti in una fitta coltre di mistero. Nel corso degli anni, i Doors si sono affermati come manifesto della cultura Rock Classica. Profondamente carismatico, il loro frontman divenne il simbolo di un movimento ormai passato alla storia. La sua dipartita, quindi, lasciò, inevitabilmente, che maturassero le più disparate voci di corridoio.
L’opera dei Doors, per quanto breve, è delle più prestigiose. Del resto, la band scolpì il proprio nome nella storia sin dai suoi esordi. Eppure, durante gli anni, gli ex membri del gruppo non si sono mai concessi troppo spesso ad interviste ed apparizioni pubbliche. Questo, ha contribuito ampiamente ad alimentare i misteri e le teorie che, ormai da anni, circondano il nome del gruppo.
Nel corso di una recente conversazione con Classic Rock Magazine, però, Robby Krieger, chitarrista dei Doors, ha riflettuto sugli anni d’oro della band e sul rapporto che, i membri della band, avevano con Jim Morrison. Inoltre, Krieger ha parlato del suo album in uscita, intitolato The Ritual Begins at Sundown.
Che rapporto c’era tra Jim Morrison e gli altri Doors?
Durante il colloquio, a Krieger sono state poste non poche domande riguardo il rapporto che Jim Morrison aveva con gli altri Doors. In particolare, l’intervistatore ha esordito chiedendo al chitarrista se Morrison fosse mai stato geloso del fatto che non avesse scritto Light My Fire, una delle pietre miliari indiscusse del gruppo. Ovviamente, la risposta di Robby Krieger è stata negativa. Sembrerebbe, inoltre, che il chitarrista avesse un rapporto meraviglioso con Ray Manzarek. In particolare, Krieger ha detto: “Io e Ray eravamo come fratelli. Lo vedevo come un punto di riferimento nella mia vita, ma poi lui cominciò a frequentare persone particolarmente discutibili, e io cominciai ad allontanarmi da lui sempre di più”.
Andando avanti con il colloquio, Krieger ha spiegato che, quando la band era on the road, gli screzi erano all’ordine del giorno. A dispetto delle premesse, però, il chitarrista ha proseguito affermando che, al di la di tutto, riuscivano sempre a mettere i dissapori da parte quando salivano sul palco. Dopodiché, il chitarrista si è soffermato sul periodo parigino di Morrison, rivelando che sia lui che il resto del band, fossero certi del fatto che Morrison sarebbe tornato. Proseguendo, Robby Krieger ha fatto alcune dichiarazioni sulla morte di Jim Morrison abbastanza delicate.
In primo luogo, il chitarrista dei Doors ha affermato di essere sempre stato scettico riguardo le dinamiche del decesso e di aver pensato, per lungo tempo, che, il cantante, fosse ancora vivo. Infine, Krieger è tornato a parlare del rapporto tra Jim Morrison e i membri dei Doors, spiegando che, in ogni caso, avrebbero voluto continuare a fare musica dopo la sua morte. Sembrerebbe, infatti, che, la band, fosse alla ricerca di un nuovo cantante prima di scegliere di dividersi per imboccare strade musicali diametralmente opposte le une dalle altre.