Nato Robert Allen Zimmerman a Duluth il 24 maggio del 1941, il leggendario cantautore si è reso fautore di alcune delle pagine più prestigiose del grande libro della storia moderna. Nel corso degli anni, Bob Dylan ha dimostrato di essere un artista istrionico come pochi. Custode di un bagaglio culturale unico nel suo genere in termini di proporzioni e profondità. Bob Dylan ha compiuto uno slancio artistico non indifferente, distinguendosi come figura fondamentale per diverse branche della cultura moderna; dalla musica, alla poesia, passando per la scrittura, la scultura, la pittura e la conduzione di spettacoli radiofonici.
Quella di Bob Dylan è una figura impostasi, sin dal principio, come una delle più significative per l’arte in tutte le sue sfaccettature. In molti attribuiscono a lui la creazione dell’archetipo cantautorale moderno e l’ideazione del Folk Rock. Tra le altre cose, è proprio a Bob Dylan che si deve la pubblicazione del primo album doppio nella storia del Rock; trattasi di Blonde On Blonde, del 1966.
Vincitore di una moltitudine di premi dall’elevatissima caratura e ideatore del primo videoclip musicale in assoluto, risalente al 1965 e dedicato alla promozione del brano Subterranean Homesick Blues, Bob Dylan ha lanciato il fenomeno dei Bootleg attraverso il disco Great White Wonder. Vista l’incisività di una figura come quella di Bob Dylan, sembrerebbe spontaneo chiedersi come mai, il cantautore, abbia deciso di consacrarsi all’eternità con uno pseudonimo. In questo articolo, scopriamo le origini del nome di Bob Dylan.
Perché Bob Dylan cambiò il suo nome?
Il percorso che portò Robert Allen Zimmerman a diventare Bob Dylan ha intrapreso sentieri particolarmente tortuosi. In questo articolo, faremo del nostro meglio per fare luce sulle motivazioni che hanno portato l’iconico cantautore a scegliere questo pseudonimo. Come prima cosa, va chiarito il fatto che, Bob Dylan, non fosse il primo nome scelto dall’artista. Robert, infatti, divenne ufficialmente Bob il 2 agosto del 1962. Il cantautore, però, cominciò a farsi chiamare con quello pseudonimo sin dal 1959, quando frequentava l’Università del Minnesota.
Nella sua autobiografia del 2004, Chronicle: Volume One, il cantautore scrive: “La prima volta in cui qualcuno mi chiese come mi chiamassi alle Città Gemelle, risposi in maniera istintiva ed automatica, senza pensarci due volte, dicendo semplicemente ‘Bob Dylan’. Dopodiché, impiegai un po’ di tempo prima di abituarmi al fatto che le persone mi chiamassero Bob“.
Prima di cambiare il suo nome in Bob Dylan, Robert utilizzò diversi pseudonimi, tra cui Elston Gunn, Robert Allyn e Bob Dillon. Il primo, però, rappresentò una scelta breve e temporanea, risalente agli anni in cui si esibiva per gli studenti del liceo. Riportiamo le parole di Dylan dalla sua autobiografia: “Elston Gunn fu uno pseudonimo temporaneo. Appena lasciai casa mia, cominciai a farmi chiamare Robert Allen. Per quello che mi riguardava, rappresentava ciò che ero. I miei genitori mi hanno sempre chiamato così e mi ricordava il nome di un re Scozzese. Mi piaceva, ma sentivo che non rispecchiava la mia reale identità”.
La teoria dei fan sul celeberrimo pseudonimo del cantautore
Ad oggi, sono molti i fan che sostengono che Bob Dylan abbia cambiato il suo nome come una forma di tributo al poeta Dylan Thomas. Ciò nonostante, il cantautore rifiutò esplicitamente questa tesi, nel corso di un’intervista rilasciata per il New York Times nel lontano 1961. Durante il colloquio, l’artista criticò l’opera del poeta, definendola come il rifugio delle persone insoddisfatte di sé stesse e che, per questo, non facesse per lui. In realtà, il cantautore si è sempre rivelato particolarmente evasivo riguardo le origini del suo nome e sui molteplici cambiamenti sortiti durante i primi anni.