Kurt Cobain è passato alla storia molto più che come cantante e frontman dei Nirvana. Si è talmente radicato nella cultura di massa da diventarne in effetti un’icona indimenticabile e leggendaria. Ma l’autore di Smells Like Teen Spirit ha avuto nella sua vita un importante punto di riferimento. Scopriamo in questo articolo il giorno in cui Kurt Cobain riuscì ad incontrare il suo idolo.
NIRVANA, LA COLLABORAZIONE DI KURT COBAIN CON WILLIAM BURROUGHS
Scavando negli archivi e negli annali della musica è tornato a galla il momento in cui Kurt Cobain incontrò il suo più grande idolo e punto di riferimento artistico. Parliamo dello scrittore e artista visuale William Burroughs con il quale il cantante dei Nirvana cercò di organizzare un incontro nel 1992.
Il frontman era smanioso di proporre una collaborazione al grande esponente della Beat Generation e da quel sodalizio – inizialmente portato avanti a distanza – nascerà uno dei lavori più oscuri e controversi di Kurt Cobain.
KURT COBAIN, IL SINGOLO INEDITO DEL CANTANTE DEI NIRVANA
Kurt Cobain propone una collaborazione a William Burroughs nel 1992 e come risposta riceva una cassetta, registrata dallo scrittore, mentre legge un suo racconto breve. Da quel primo sodalizio a distanza – i due si incontreranno infatti solamente un anno dopo – nascerà uno dei lavori più oscuri del cantante dei Nirvana. Il singolo The “Priest” They Called Him, cioè una dei versione parlata della storia breve The Junky’s Christmas.
Il racconto in questione era originariamente apparso nella raccolta Interzone del 1989 e nell’album del 1993 Spare Ass Annie and Other Tales. Alla versione parlata di William Burroughs, Kurt Cobain aggiunse in studio una base di chitarra distorta e rumorosa.
L’INCONTRO TRA I DUE ARTISTI E THE “PRIEST” THEY CALLED HIM
L’incontro vero e proprio tra Kurt Cobain e William Burroughs avverrà solamente nel 1993. Fino a quel momento i due artisti avevano lavorato a The “Priest” They Called Him attraverso uno scambio di cassette e registrazioni. “Durante la prima settimana di tour, Alex MacLeod portò Kurt a Lawrence, in Kansas, per incontrare William S. Burroughs” si legge negli archivi di Far Out Magazine.
“L’anno precedente Kurt aveva prodotto un singolo con Burroughs intitolato The “Priest” They Called Him […] ma avevano completato la registrazione mandando avanti e indietro della cassette. – continua il racconto a proposito di quella storica collaborazione – “Incontrare William era un evento enorme per lui” ebbe a dire MacLeod “Era qualcosa che non credeva sarebbe mai successo”. Parlarono per alcune ore, ma Burroughs disse che l’argomento delle droghe non venne fuori. Quando Kurt se ne andò, Burroughs commentò con il suo assistente “C’è qualcosa che non va in quel ragazzo; E’ triste senza nessuna buona ragione”.
WILLIAM BURROUGHS PARLA DELL’INCONTRO CON KURT COBAIN
William Burroughs stesso descriverà l’incontro con Kurt Cobain. “Ho aspettato e Kurt è uscito con un altro uomo – riporta sempre Far Out – Cobain era molto timido, molto educato e ovviamente apprezzava il fatto che non fossi sconvolto nell’incontrarlo. C’era qualcosa dentro di lui, fragile e perduto in modo affascinante”.
“Fumava sigarette ma non beveva. Non c’erano droghe. Non gli ho mai mostrato la mia collezione di pistole” concluderà lo scrittore e artista visuale William Burroughs. Alla fine lui e il cantante dei Nirvana si scambiano dei regali. Il primo gli dona un dipinto, mentre l’autore di Smells Like Teen Spirit gli lascia la biografia del bluesman Leadbelly, autografata da lui.