Nel corso degli anni, la scena Rock ha visto il susseguirsi di diverse Band provenienti dai sottogeneri più disparati. Sin dagli albori la corsa all’oro verso il successo si è dimostrata, per molti, ben più ardua di quanto si pensasse. Sebbene nei tempi d’oro del Rock, gran parte degli artisti abbiano avuto l’occasione di scolpire il proprio nome nell’eternità, in molti sono stati messi in ombra da coloro che, oggi, riconosciamo come vere e proprie leggende viventi. Inoltre, col passare del tempo, le possibilità di esordire e, di rimanere sulla vetta nel mondo della musica e, in particolare, in quello del Rock, hanno teso ad affievolirsi in maniera particolare.
Tutto questo, può essere imputabile ad una serie di fattori come il sovraccarico della scena; dovuto principalmente al fatto che, con una moltitudine di generi in costante sviluppo; ogni band e artista iniziasse una spasmodica ricerca della via migliore per esprimersi o, delle esigenze sempre più sopraffine del grande pubblico. In ogni caso, ad oggi sono diverse le Rock Band che potremmo considerare tristemente fallite, sulla scia di profondi insuccessi o di cause apparentemente inspiegabili. In questa classifica, abbiamo deciso di raccogliere alcune Rock Band “fallite”.
5) Damone
Nel 2006, i Damone irruppero sulle scene musicali in grande stile, segnando il loro passaggio su questa terra come uno dei più marcati. La scalata verso il successo della band procedette nel migliore dei modi per ben poco tempo, nonostante la loro ascesa parve, alla maggior parte delle persone, come qualcosa di particolarmente repentino. I Damone erano un quartetto di Boston che con il loro Power Pop energico e leggermente tendente al Punk incantavano le platee dei grandi Club statunitensi, registrando sold-out praticamente ogni sera.
I Damone arrivarono addirittura ad aprire i concerti dei Bon Jovi nelle arene. Ciò che apparve innanzi ai più come un fenomeno inarrestabile vide il suo epilogo quando i Damone vennero colpiti dalla tragedia. Mentre il bassista, Michael Vazquez fu colpito da un’ emorragia cerebrale che gli fu quasi fatale, il batterista Dustin Hengst morì nel 2011, quando il suo fegato ed i reni collassarono dopo aver lottato contro la morte per tutta la vita.
4) Endeverafter
Gli Endeverafter sono stati una Hard Rock Band originaria di Los Angeles che, ai suoi esordi, godette di un successo quasi spropositato. Il sound della band si basava su due asserti fondamentali, semplici e straordinariamente catchy. Mentre le atmosfere generali tessute dalle chitarre ricordavano gli anni ruggenti dei Guns N’Roses, la qualità delle linee vocali del cantante non lasciava nulla a desiderare al pubblico. Gli Endeverafter andarono in tour con band come Poison e Cinderella prima di sparire improvvisamente nel nulla, rivelandosi come una delle tante meteore del panorama musicale moderno.
3) Louis XIV
Provenienti dal Texas, i Louis XIV sono stati artefici del loro fallimento. Se le Rock Band “fallite” di cui abbiamo parlato finora sono giunte al capolinea nella loro carriera, è per motivazioni non imputabili direttamente a loro e, talvolta, anche fattispecie tragiche. I Louis XIV, invece, seppero farsi odiare dal loro stesso pubblico a causa delle tematiche eccessivamente dissacranti e misogine trattate nei loro brani. In diverse occasioni, i membri della band si sono auto-proclamati dei ninfomani affermando con deplorevole spavalderia quanto apprezzassero il contenuto della loro opera. Tutto questo portò all’insurrezione del pubblico ai loro concerti, durante i quali, gli spettatori scagliavano pietre al gruppo e lanciavano slogan di protesta, arrivando anche a manifestare attivamente per il loro scioglimento. I Louis XIV si sciolsero nel 2009, sotto la pressione incessante dell’intera scena musicale.
2) Marah
Dei gruppi citati finora, i Marah sono gli unici ancora in circolazione. Il sound del gruppo, però, è profondamente variato, innescando dei cambiamenti anche nella sua fandom. I Marah esordirono nel 1998 e raccolsero, in pochissimo tempo, un discreto numero di fan sotto la propria ala; tra questi spiccavano nomi altisonanti come quelli dello scrittore Stephen King e del leggendario Boss, Bruce Springsteen. Fu proprio al cantautore di Philadelphia che il gruppo si ispirò durante i suoi primi anni per dare alla luce i brani con cui, per un periodo, cavalcarono la cresta dell’onda nel panorama underground statunitense. Dopodiché, i Marah hanno cambiato più volte line-up per poi convertirsi a sonorità inneggianti alla sovversione tipica di generi come il Punk.
1) Pure Reason Revolution
I Pure Reason Revolution si sciolsero con un tempismo praticamente pessimo. La band, infatti, dimostrò nella sua brevissima carriera di essere una proposta Progressive abbastanza valida, nonostante le sue sonorità fossero ancora relativamente acerbe. Questo, però, non avrebbe dovuto fermarli essendo che, in ogni caso, i Pure Reason Revolution avrebbero potuto affacciarsi, prima di annunciare la loro dipartita dalle scene, sul fervente panorama, in via di rinascita, del genere, nel 2011.