Il nuovo progetto artistico di Thom Yorke, che l’ha portato a scegliere e catalogare alcune canzoni di grande rilievo all’interno della sua discografia, ha portato il leader dei Radiohead ad effettuare una serie di scelte particolari, oltre che assolutamente non banali. Le playlist, realizzate per il marchio Sonos e pubblicate sulle maggiori piattaforme di streaming presente nel mercato musicale, contengono brani di grande livello, che meritano di essere ascoltati o riascoltati. Tra queste, Thom Yorke ha realizzato un bellissimo omaggio a Fabrizio De Andrè, inserendo alcuni suoi brani all’interno della seconda playlist pubblicata.
Le canzoni di Fabrizio De Andrè inserite all’interno della playlist di Thom Yorke
A proposito delle canzoni di Fabrizio De Andrè che sono state inserite nella seconda playlist di Thom Yorke, vale la pena sottolineare che si tratta di una scelta che fa seguito a quella che – nella prima – ha portato il leader dei Radiohead a inserire brani di Thee Oh Sees, Idles, Holly Herndon, Floating Points, Kali Malone, Tindesticks, Little Simz e, soprattutto, Rosa Balistreri.
Tra i tanti nomi presenti nella seconda playlist di Thom Yorke figurano, invece, Jóhann Jóhannsson, Girl Band, Kim Gordon, Kelly Moran, Frank Sinatra, Ursula Bogner, Jon Gibson, Jai Paul JPEGMAFIA, Gaelic Psalm singing e due canzoni tratte dalla discografia di Fabrizio De André, in particolar modo dal suo secondo album in studio, Tutti morimmo a stento: Primo Intermezzo e Cantico Dei Drogati.
Le dichiarazioni di Dori Ghezzi su Thom Yorke: “Sta studiando De Andrè”
La scelta di Thom Yorke, che ha portato il leader dei Radiohead a selezionare due canzoni di Fabrizio De Andrè all’interno della sua playlist, è stata contestualizzata da Dori Ghezzi, che ha avuto modo di parlare della grande passione che il britannico ha nei confronti del cantautore genovese che ha fatto la storia della musica e della discografia italiana.
Queste sono state le dichiarazioni di Dori Ghezzi in merito: “Sapevo che lo avrebbe fatto, me lo aveva promesso: con Thom Yorke ci siamo conosciuti a un suo concerto a Roma, nel luglio dell’anno scorso. Rimasi incantata dalla sua musica e poi ci fermammo a parlare del cantautorato e della musica italiana. Mi disse che aveva già in mente l’idea di approfondire la discografia di Fabrizio, anche grazie al supporto della sua compagna. Gli consigliai di partire dall’inizio, di studiarlo passo dopo passo, solo così può essere compreso nel profondo, è per questo che nella playlist ha inserito due brani del secondo album, per nulla scontati. Dimostra un’attenzione particolare, uno studio vero e proprio, non un semplice ascolto”.
E ancora: “I testi li sta studiando proprio grazie alla sua compagna, che traduce le parole. La parte testuale, il significato vero delle canzoni, è uno degli aspetti che, mi ha spiegato, gli interessano di più; siamo rimasti in contatto e quella playlist potrebbe davvero esser l’inizio di qualche cosa di più grande. Non so dove potrebbe arrivare, Yorke è un genio, è capace di ogni cosa. Trovo tutto questo bellissimo”. Che sia l’inizio di un progetto artistico che coinvolgerà il leader dei Radiohead in una reinterpretazione di Fabrizio De Andrè? Difficile a dirsi in questo preciso momento storico, ma l’idea ha di sicuro un suo grandissimo fascino.