La relazione di amicizia tra Roger Waters e David Gilmour si era definitivamente rotta a inizio anni Ottanta, prima della pubblicazione del disco The Final Cut dei Pink Floyd. Il gruppo si separò a metà anni Ottanta e si riunì na sola volta, al Live 8 del 2005. Roger Waters dovette chiedere all’organizzatore Bob Geldof il numero di telefono del suo ex compagno di band. Quella brevissima reunion per scopi benefici fu davvero molto apprezzata, come affermato da Nick Mason che ha detto: “Quello è stato uno dei migliori live della band”.
Il valore enorme di quel concerto
Alla fine il Live 8 era volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla povertà, il debito e la crisi dell’AIDS nei paesi in via di sviluppo. Pensate che quel concerto e iniziativa ha portato a una delle più improbabili reunion del mondo della musica, anche se solo per una sola serata. “Il momento è stato più grande dei nostri litigi”, ha detto David Gilmour all’Associated Press qualche giorno prima del concerto. “Tutti i litigi che Roger e la band hanno avuto in passato sono così meschini in questo contesto, e se questo concerto aiuterà a focalizzare l’attenzione sui veri problemi, allora ne varrà la pena.”
La conferma di Roger Waters
Waters ha confermato quello che aveva detto Gilmour. Aveva detto: “È bello aiutare Bob per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni del debito e della povertà del terzo mondo. I cinici lo derideranno. Che si fottano! Inoltre, avere l’opportunità di rimettere insieme la band, anche se è solo per pochi numeri, è un grande aiuto per il mondo.” Il pubblico fu in egual modo entusiasta in quello che è stato uno dei migliori live della band, non solo dal punto di vista esclusivamente musicale, ma anche da quello umanitario.
Il rifiuto di suonare un pezzo
Sapevate che Gilmour si rifiutò di suonare il più famoso successo dei Pink Floyd, “Another Brick in the Wall”? Disse che il suo messaggio era davvero inappropriato per il momento. Gilmour, in un’intervista del 2006, ha rivelato: “Le canzoni che Roger voleva non erano quelle che pensavo che dovessimo fare. Gli arrangiamenti delle canzoni non erano il modo in cui Roger voleva farle. Ma ho insistito”. Poco importa, perché alla fine i pezzi furono ugualmente bellissimi. Il gruppo fece “Breathe” e “Money” tratti da The Dark Side of the Moon, “Wish You Were Here” dall’album omonimo del 1975 e “Comfortably Numb” da The Wall.
Le opinioni del batterista
Anche il batterista Nick Mason si è accodato alle parole dei due amici e compagni di band. Ha rivelato: “Ho sempre pensato che quel nostro ultimo show sia stato uno dei migliori della nostra carriera. Tutti sapevano che c’era la faida tra Roger Waters e David Gilmour ma, nonostante questo, tutti siamo andati avanti. Questo evento era molto più importante delle divergenze di opinione, della band, della musica e di qualsiasi altra cosa […]. Quello è stato uno dei migliori live della band”. E come dargli torto? Vi mettiamo qui il link da YouTube per rivederlo (clicca qui).