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Freddie Mercury, l’assistente Peter Freestone racconta uno dei momenti più distruttivi del leader dei Queen

Freddie Mercury è sicuramente uno dei personaggi più noti e conosciuti, non solo nel panorama musicale ma nel mondo dello spettacolo in generale. Tante sono le cose dette sul cantante dei Queen, tante le leggende metropolitane magari create dai media e dalla stampa. Ripercorriamo in questo articolo un’intervista dell’assistente personale di Mercury – Peter Freestone – nel quale svelò alcuni dei momenti più controversi della carriera del cantante britannico.

QUEEN: L’INCONTRO TRA PETER FREESTONE E FREDDIE MERCURY

In un’intervista riportata da Vice, Peter Freestone ricorda il primo incontro con Freddie Mercury e in che modo divenne il suo assistente personale per ben 12 anni. Torniamo indietro di anni e ripercorriamo quel momento. Freestone se ne stava tranquillamente seduto nel ristorante Rainbow Room, nell’iconico centro commerciale di Londra. “Improvvisamente tutti si girarono nella stessa direzione – racconta l’uomo – seguii gli sguardi e vidi Freddie: capelli lunghi, pelliccia di volpe e unghie dipinte di nero. Era impossibile non notarlo”.

Bisognerà attendere ancora sei anni per vedere il rapporto tra i due concretizzarsi in una collaborazione lavorativa. All’epoca infatti – appena dopo un suo spettacolo al Royal Ballet – a Freddie Mercury venne presentato Peter Freestone. Una settimana dopo una persona dello staff lo chiamò e “mi chiesero se fossi disponibile a partecipare ad un tour di sei settimane per fare la manutenzione dei costumi di scena della band”. 

PETER FREESTONE E FREDDIE MERCURY: UN’AMICIZIA LUNGA 12 ANNI

Dopo quel primo tour accanto a Freddie Mercury, Peter Freestone passa da essere un semplice costumista ad assistente personale del cantante dei Queen. Il loro rapporto lavorativo diventa un’amicizia solida e stabile che durerà per ben 12 anni, fino alla tragica e prematura scomparsa del cantante di Bohemian Rhapsody.

Peter Freestone sarà uno dei pochi affetti che avranno accesso a Garden Lodge e al capezzale di Mercury fino a quel drammatico 24 Novembre 1991. “Ci capivamo benissimo, all’inizio senza nemmeno accorgercene – ha continuato a raccontare l’uomo – eravamo cresciuti in ambienti simili, entrambi eravamo stati in collegio in India da ragazzini”. 

QUEEN, PETER FREESTONE PARLA DELLA VITA SCATENATA DI FREDDIE MERCURY

In 12 anni trascorsi al fianco di Freddie Mercury, Peter Freestone ha avuto modo di vedere ogni aspetto della vita e della carriera del cantante dei Queen. Comprese le presunte feste scatenate ed eccessive, che tanta risonanza hanno avuto tra i media e la stampa. “So che fa parte della leggenda del rock ‘n’ roll – ha detto l’assistente a riguardo – ma non ci sono mai stati dei nani che giravano per le feste con piatti pieni di cocaina sulla testa”.

Peter Freestone non nega comunque che il cantante dei Queen facesse a volte uso di sostanze stupefacenti, ma che lui non la vedesse come una dipendenza. “La polizia di Kensington sapeva che Freddie si faceva di coca, ma non era un problema. Non era sfacciato, non lo faceva in pubblico, non attirava l’attenzione”.

MICHAEL JACKSON, IL TOUR GUIDATO CON FREDDIE MERCURY E PETER FREESTONE

L’intervista di Vice con Peter Freestone inizia con il ricordo del pomeriggio che lui e Freddie Mercury trascorsero a Neverland, la dimora di Michael Jackson. Il re del Pop aveva appena finito di fargli fare una visita guidata della villa, quando i tre i si ritrovarono nella sua camera da letto. Da dietro un materasso, poggiato a terra, un boa fissava Freestone e il cantante dei Queen.

“Michael ci spiegò che preferiva dormire sul pavimento per essere più vicino alla terra – ricorda l’assistente personale del frontman britannico – Freddie non fu in grado di trattenersi e rispose che forse avrebbe dovuto spostare la camera da letto al piano terra”.

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