Nel vasto repertorio dei Beatles, trovò spazio anche The Ballad of John and Yoko. Si tratta di un brano piuttosto particolare, accreditato a John Lennon insieme a Paul McCartney e al quale hanno lavorato solo i due cantanti, senza alcuna partecipazione di Ringo e George. Ad ogni modo, il futuro compositore di un successo planetario come Imagine sembrava avere già la testa da un’altra parte, come confermato anche dal produttore George Martin.
Come iniziò il lavoro per The Ballad of John and Yoko
Il 14 aprile del 1969, John e Paul iniziarono a lavorare senza sosta per dare vita ad un nuovo brano. Le ultime sessioni non erano andate molto bene e la band era in notevole difficoltà. L’armonia non era più quella dei vecchi tempi e Martin era appena tornato alla produzione, anche se per Let it Be avrebbe lasciato spazio a Phil Spector. George Harrison era in vacanza, mentre Ringo Starr stava girando il film The Magic Christian. Il primo aggiunse che il brano non gli interessava nulla essendo solo la ballata di John e Yoko.
Dall’altra parte Lennon e McCartney diedero libero spazio all’improvvisazione. Il primo suonò la chitarra e le percussioni, mentre il secondo si occupò del pianoforte, del basso, della batteria e delle maracas. “Ero ben felice di aiutare John”, affermò Paul nel libro di Barry Miles Many Years From Now. “Era davvero una bella canzone, mi ha sempre sorpreso come, solo noi due, siamo stati in grado di suonare come se fossimo stati in quattro”.
Un lavoro effettuato con estrema rapidità
John Lennon non vedeva l’ora che The Ballad of John and Yoko andasse a buon fine. Ad ogni modo, non mancarono i momenti di pura leggerezza. Ad esempio, il chitarrista Lennon si rivolse al batterista McCartney: “Vai più veloce, Ringo!”. Paul gli rispose così: “Ok, George”. È stato una sorta di ritorno alle origini, che precedette lo scioglimento definitivo seguito alla lavorazione di Let It Be.
Il lavoro fu portato a termine velocemente. Lennon portò il brano a casa di McCartney, ancora non completato. I due iniziarono ad effettuare le relative modifiche verso le 14.30 e completarono tutto in circa 6 ore e mezzo. John aveva iniziato a scrivere il pezzo mentre era ancora in luna di miele insieme alla sua Yoko Ono. Aveva intenzione di raccontare le nozze a Gibilterra e gli eventi successivi, tra i quali una sorta di breve servizio fotografico sul letto di una camera dell’hotel Hilton di Amsterdam.
John e Yoko raccontano il loro matrimonio
In una dichiarazione rilasciata alla rivista Rolling Stone, John Lennon raccontò alcuni momenti delle nozze. “È stato tutto molto romantico e viene raccontato nella canzone. Se volete sapere com’è andata, è tutto scritto lì. Gibilterra era un piccolo sogno solare. Facevo fatica a trovare un abito bianco e indossai pantaloni di velluto bianchi sporchi e una giacca bianca. Yoko era tutta vestita di bianco”.
Lennon aggiunse che la stampa si sarebbe aspettata di trovarli mentre stessero facendo sesso a letto. “In realtà eravamo solo seduti in pigiama, dicendo ‘Pace, fratello'”. Dall’altra parte, Yoko Ono ammise: “Stavamo trascorrendo un momento molto complicato, ma la canzone era stata concepita più come una commedia che come una tragedia”.
Il successo di The Ballad of John and Yoko
Il singolo The Ballad of John and Yoko fu pubblicato in Gran Bretagna il 30 maggio 1969 e ricevette ottimi riscontri di vendite. Mentre i Beatles erano ancora al primo posto della hit parade locale con Get Back, il singolo fu inciso insieme a Old Brown Shoe di George Harrison e salì in vetta alle classifiche per tre settimane. Riscosse successo anche negli Stati Uniti e sarebbe stato l’ultimo singolo della band primo nelle graduatorie musicali del Regno Unito.
Uno spartiacque per la carriera di John Lennon
The Ballad of John and Yoko fu una sorta di spartiacque per la futura carriera da solista di John Lennon. Al tempo stesso, fece da preludio ad un ultimo periodo di collaborazione tra i quattro Beatles, che di lì a poco si sarebbero concentrati per la lavorazione di Abbey Road. George Martin fu molto contento di poter produrre un ultimo disco. Rimase sorpreso di fronte ad una simile richiesta, dato che Let It Be fu un lavoro alquanto infelice e le frizioni all’interno del gruppo apparivano ormai insanabili.