Nell’Aprile del 1994 se ne andava una delle figure più di spicco del panorama musicale. Il corpo senza vita di Kurt Cobain veniva ritrovato nella sua dimora di Seattle da un tecnico elettricista. Il frontman dei Nirvana scompariva all’apice di un successo raggiunto non solo in ambito artistico ma anche culturale. Cobain era infatti riuscito – in pochissimo tempo – a diventare un riferimento per la generazione a lui contemporanea e una vera e propria icona. Milioni i fan e il pubblico che si sentirono direttamente toccati dunque dalla commovente lettera che il cantante indirizzò loro nel 1992.
NEVERMIND, L’ALBUM CAPOLAVORO DEI NIRVANA DEL 1991
Nel 1991 i Nirvana – passati di recente alla Geffen Records – pubblicano l’album destinato a cambiare non solo le loro sorti, ma anche quelle della musica in generale. Nevermind scardina e ridefinisce il genere Grunge dal quale la band era emerso, rendendolo mainstream. “L’album pop definitivo” era l’obiettivo che Kurt Cobain si era prefissato, durante la composizione del secondo lavoro discografico. E in effetti, quello scopo riesce.
I Nirvana schizzano letteralmente alla vetta di ogni classifica, uscendo dal nucleo ristretto e geograficamente circoscritto di Seattle. Kurt Cobain, Dave Grohl e Krist Novoselic improvvisamente si trovano sommersi da un successo e una notorietà senza precedenti. Smells Like Teen Spirit risuona ovunque e diventa l’inno generazionale degli anni ’90.
KURT COBAIN, I PROBLEMI CON LA FAMA E IL SUCCESSO
Nevermind porta i suoi creatori alla vetta di una consacrazione eccezionale. Ma Kurt Cobain inizia a confrontarsi con un problema che forse aveva sottovalutato. La fama e il successo del disco del 1991, iniziano a tormentare il cantante – tanto più che è combattuto all’idea che i suoi testi non vengano compresi e la sua musica strumentalizzata.
Mentre i Nirvana diventano una band leggendaria, il loro frontman affonda sempre più sotto il peso dei suoi demoni personali. Kurt Cobain inizia a fare i conti con una fama e una vita da rockstar per la quale, probabilmente, non era tagliato.
NIRVANA, I PROBLEMI DI KURT COBAIN E LA LETTERA AI FAN
Anche prima della pubblicazione di Nevermind – e dell’arrivo di un successo che Kurt Cobain non sapeva gestire – il frontman si era trovato ad affrontare problemi di varia natura. I suoi dolori allo stomaco erano peggiorati sempre di più, aveva contattato vari medici per cercare di risolvere il problema, era diventato vegetariano e aveva smesso di fumare. Una situazione intollerabile che si era protratta per molto tempo.
“Pensavo al suicidio ogni giorno – scrive Kurt Cobain nei suoi diari, come riportato da Virgin Radio – alla fine ho deciso di curarmi da solo“. La sua cura, come è tristemente noto, è l’eroina. Fu proprio in quel periodo che – stando alle dichiarazioni di Billboard – il cantante di Smells Like Teen Spirit scrisse una lettera per i suoi fan, mai resa pubblica mentre era ancora in vita.
KURT COBAIN E LA LETTERA AL SUO PUBBLICO
Dopo un periodo trascorso in riabilitazione, sembra che Kurt Cobain abbia deciso di scrivere una lettera ai propri fan e al pubblico dei Nirvana. Stando alle fonti di Billboard sembrerebbe che il documento risalga al 1992, un anno dopo la pubblicazione di Nevermind.
“Ho deciso di alleviare il mio dolore con piccole dosi di eroina per 3 intere settimane – si legge nella lettera, pubblicata interamente nei Diari di Kurt Cobain – […] mi è servito come sollievo per un pò. Ma poi il dolore è tornato così ho smesso. E’ stata una cosa stupida da fare e non la farò mai più”.