Eric Clapton è stato, è e sarà per sempre un chitarrista semplicemente magico. Nel suo sound, oltre modo iconico, albergano gli spiriti indomiti di leggende come Robert Johnson e Muddy Waters, col solo, costante, obiettivo, di irrompere nelle fondamenta del Rock attraverso il Blues più limpido e puro. Slowhand ha, da sempre, la caratteristica di raccogliere sotto la sua ala protettrice le categorie di appassionati più disparate. Il potere, immenso, del mitico chitarrista, infatti, risiede, ancora oggi, nella sua versatilità estrema; dimostrando che nel suo animo Blues, può albergare una spiccata vena Pop melodica, senza mai sminuire le peculiarità del suo iconico stile.
Ad oggi, Eric Clapton ha una concezione ben salda riguardo il Blues ed il suo modo di fare musica. Nel corso di un’intervista rilasciata per Mojo in occasione dell’uscita di Old Sock, suo ventesimo album in studio, risalente al 2013, il leggendario chitarrista ha affrontato questa, e molte altre tematiche. In particolare, Slowhand ha esordito spiegando che, il suo amore per il Blues sia nato dal fatto che lo considerasse come una musica matura e difficile da comprendere per i giovani. La leggenda di Eric Clapton nacque con band come i Cream e gli Yardbirds e, prima ancora, con i Bluesbreakers di John Myall, ma l’animo ardente di Slowhand viaggia libero e audace ormai da molti anni.
Eric Clapton critica i Led Zeppelin
Durante il colloquio, Eric Clapton non le ha, certamente, mandate a dire, esprimendo qualche critica nei confronti di mostri sacri come i Led Zeppelin e, alcuni artisti che, ad oggi, scalano le classifiche con un Blues Rock di concezione prettamente moderna. Slowhand ha esordito spiegando di non avere molta simpatia per il Rock venuto appena dopo di lui o, quanto meno, di non riservare molta stima nei confronti della celeberrima band del dirigibile. “Non riesco a farmi piacere nulla dei Led Zeppelin. Vi dirò di più, per me è stato molto difficile dissociarmi dai parallelismi e dai paragoni fatti tra noi e loro”. Slowhand ha, inoltre, rivelato che, questo, sia uno dei motivi per cui ha abbandonato i Cream.
Inoltre, Eric ha aggiunto di non amare gli artisti che, ad oggi, sperimentano sul Blues come Jack White e i Black Keys. Eric Clapton ha motivato la critica mossa nei loro confronti affermando di non sentirsi in sintonia con gli stili di questi musicisti, aggiungendo che, questi, sono incapaci di catturare la sua immaginazione. Clapton ha riservato non poche parole di stima per Robert Cray e il suo meraviglioso Soul, per le chitarre travolgenti dell’inconfondibile Southern Rock di Derek Trucks e dell’unicità di Glary Clark Jr. che, a suo dire, rimarca molto lo stile del leggendario Jimi Hendrix.
Le esperienze di Slowhand con le sue band
Infine, Eric Clapton ha parlato delle sue esperienze passate. Slowhand aveva più volte affermato che John Mayall fosse stato il suo mentore. “Con lui ho suonato vero Blues”, ha ribadito quando intervistato da Mojo.
“Quando suonavo con gli Yardbirds, non potevamo fare vero Blues. Prendevamo brani di quel genere e li arrangiavamo in chiave Pop, aggiungendoci lunghi assolo”, ha detto Clapton. Successivamente, il chitarrista ha spiegato che, durante il suo periodo con i Cream, abbia avuto modo di esprimere al meglio la sua vena più sperimentatrice e visionaria, tracimando la psichedelia, il Jazz ed eseguendo lunghe improvvisazioni.