Nel particolare periodo in cui tutti noi ci troviamo, la musica è stata sicuramente un punto di riferimento fondamentale. Non solo ci ha offerto una distrazione in quarantena, ma in questo periodo moltissimi artisti hanno anche deciso di far uscire canzoni speciali, anche per mostrare vicinanza. Pensiamo ad esempio ai Queen che hanno regalato una nuovissima versione di We are the champions per raccogliere fondi oppure a Bono degli U2 che ha dedicato un brano all’Italia. In una situazione così difficile, le dirette streaming degli artisti ci hanno regalato una via di fuga. E gli artisti stessi? Molti di loro, come Thom Yorke, si sono trovati ispirati. Altri, come Nick Cave, hanno mostrato la difficoltà di scrivere e di essere artisti in un periodo come questo. In una recente intervista, Dave Grohl, frontman dei Foo Fighters, ha mostrato la stessa difficoltà.
La musica come aiuto in quarantena
Dave Grohl, intervistato da Entertainment Weekly ha parlato soprattutto, naturalmente, di musica. Ha spiegato che anche per lui è stata un punto di riferimento, prendendo come esempio il nuovo disco di Fiona Apple, Fetch the Bolt Cutters, uscito il 17 Aprile di quest’anno. Per un primo momento, Grohl si è totalmente dedicato all’ascolto della musica, anziché sulla sua composizione:
“Ho deciso di voler aprire una pagina Instagram e ascoltare, questa è la mia ossessione in questo momento. Mi sveglio la mattina e mi chiedo “Ooh, sarà la storia di Joan Jett o la storia di Iggy Pop?” Di solito mi ci vogliono un paio di giorni per capire, tagliare e farli uscire, ma in questo momento la cosa più importante per me è che le persone trovino un po’ di speranza e gioia nella vita invece di andare giù come un spirale scura”.
Il blocco del musicista nella pandemia
“Per le prime quattro settimane di questa quarantena, non avevo nemmeno una chitarra, non volevo toccare una chitarra, ero così concentrato sulla famiglia, il paese, il mondo e il notizie che ho appena tirato indietro dalla musica. E lentamente sto iniziando a scherzare di nuovo con le cose”.
Grohl ha poi raccontato che nelle prime settimane di quarantena ha avuto come molti un blocco. Questa pandemia ha avuto effetti negativi anche sui Foo Fighters, visto che come sappiamo avrebbero dovuto celebrare i loro 25 anni con un nuovo album. Questo progetto per ora è in pausa per ovvi motivi, ma Grohl non sembra essersi perso di speranza. Non compone molta musica, ma spiega che scrive moltissimo, in questo momento.
Dave Grohl potrebbe scrivere un libro
Quando gli viene chiesto qualcosa su questa eventualità, ha infatti detto:
“L’ho preso in considerazione per anni, ma A, non ho mai avuto il tempo, e B, non ho mai avuto la sensazione di essere pronto perché ogni giorno succede qualcosa di cui mi piacerebbe scrivere e odio scrivere una sorta di tipica autobiografia. Anni fa ho pensato beh, forse sarà solo una raccolta di aneddoti – forse invece di essere la mia vita in 300 pagine potrebbe essere solo storie divertenti. Voglio dire, ascolta, la maggior parte dei musicisti rock sono grandi narratori, questo è vero. Perché la maggior parte dei musicisti rock ha trascorso più di qualche ora nella sala sul retro di un autobus a girare filati, scambiando storie su tutte le diverse persone con cui sono stati sprecati o inceppati. Quindi non ci sono troppi musicisti rock a corto di grandi storie”.