Quali sono le band rock famose per grandi hit che in realtà non sono state scritte dai loro stessi membri? Nella storia della musica, di eventi di questo tipo se ne sono verificati in misura innumerevole. C’è chi pubblica brani su imposizione delle loro case discografiche, chi vuole impreziosire pezzi già conosciuti, chi ancora trae ispirazione da determinati idoli e ha intenzione di dimostrarlo. Ecco cinque esempi di questo tipo, diventati autentici successi di fama mondiale.
1. Aerosmith – I Don’t Want to Miss a Thing
Iniziamo con un brano del 1998, colonna sonora di un film dal successo straordinario come Armageddon. Si tratta di una canzone estremamente romantiche, zuccherosa, scritta da Diane Warren. Quest’ultima ha collaborato con artiste del calibro di Christina Aguilera, Beyoncé e Whitney Houston. La hit è stata di proporzioni talmente elevate da essersi piazzata subito alla posizione numero uno della prestigiosa Billboard Hot 100, l’unico singolo degli Aerosmith ad esserci riuscito. Steven Tyler è così tornato sulla cresta dell’onda dopo diversi anni e la band si è fatta conoscere dalla generazione degli anni Duemila.
2. Joan Jett – I Love Rock ‘N’ Roll
Agli inizi degli anni ottanta, Joan Jett lasciò il progetto The Runaways e ottenne un successo fuori dal comune grazie a I Love Rock ‘N’ Roll, con il quale si piazzò in vetta alle classifiche mondiali e diede slancio all’omonimo album, poi diventato disco di platino. Ad ogni modo, il brano non fu scritto dalla stessa Jett, ma da due membri della band glam britannica The Arrows, cioè Alan Merril e Jake Hooker. Sono stati loro a comporre il pezzo nel 1975 come lato B. La canzone fu rivisitata anche nei decenni successivi, ma non con gli stessi risultati.
3. Alien Ant Farm – Smooth Criminal
Gli Alien Ant Farm erano presumibilmente grandissimi fan del King of Pop Michael Jackson. Non a caso, nel loro secondo album Anthology del 2001, hanno scelto di inserire una versione con chitarra elettrica del memorabile successo Smooth Criminal. La versione salì fino al 23esimo posto delle graduatorie settimanali della Billboard Hot 100. Inizialmente, la band suonò solo alcune parti del brano durante i soundcheck dei concerti, ma in seguito diedero forma ad una rivisitazione completa molto apprezzata dal pubblico.
4. Kiss – I Was Made For Loving You
I Was Made For Loving You è senz’altro la più grande hit della lunga carriera dei Kiss. Tutto nacque grazie ad una sorta di scommessa lanciata dal frontman Paul Stanley, che aveva intenzione di dimostrare quanto fosse semplice scrivere un successo da discoteca con sonorità rock ‘n’ roll. La band ci riuscì grazie all’aiuto di Desmond Child e Vini Poncia, entrambi autori di una serie infinita di successo in futuro. Molti fan non videro di buon occhio la scelta, ma il singolo raggiunse la posizione numero 11 nella Billboard Hot 100. Non male.
5. Blondie – The Tide Is High
Concludiamo con una band statunitense considerata pionieristica nel suo genere, capace di mescolare rock, pop e new wave con notevole qualità. La straordinaria frontwoman Debbie Harry, l’aspetto vintage e la collaborazione di autentiche star fecero il resto. Ad esempio, a The Tide Is High lavorò anche John Holt, che originariamente realizzò il pezzo per la sua band giamaicana The Paragons. La sonorità vagamente reggae contribuì ad un notevole successo.