Pochi rocker sono passati alla storia per le loro scelleratezze e il loro stile di vita controverso,come Keith Moon, storico batterista degli Who. Personalità carismatica ed eccentrica, ma anche musicista dal talento sconfinato – tanto che nel 2011 è stato inserito al secondo posto, dietro John Bonham dei Led Zeppelin, nella classifica dei migliori batteristi di tutti i tempi. Ricordiamo oggi Keith Moon, ripercorrendo il leggendario concerto per il quale suonò con degli esplosivi nel drum kit.
KEITH MOON, BIOGRAFIA E APPRENDIMENTO DELLA BATTERIA
Keith Moon nasce a Wembley, in Inghilterra da Alfred e Kathleen Moon. L’ambiente familiare e gli anni della sua infanzia trascorrono serenamente, in un clima che – magari a dispetto di altre rockstar e musicisti famosi – è pacifico e tranquillo. Nonostante questo Keith mostra fin da subito una personalità turbolenta e irrequieta.
Inizia a suonare la batteria molto giovane e, come accadeva a molti altri della sua generazione, da autodidatta. Non sapeva infatti né leggere né scrivere la musica. Impara a suonare ad orecchio, ascoltando i dischi jazz di Gene Krupa e Buddy Rich. Dopo una breve militanza nei Beachcomber, entra ufficialmente negli Who a metà degli anni ’60.
KEITH MOON, LA CARRIERA NEGLI WHO E LA MORTE PREMATURA
La carriera negli Who di Keith Moon è tanto prolifica, quanto breve e turbolenta. Sebbene conquisti subito pubblico e fan grazie al suo eclatante talento, è anche fortemente condizionato da un abuso di alcol e droghe. Tanto più che – dopo aver involontariamente ucciso il proprio autista, nel 1970 – affonda sempre più in un logoramento fisico e psicologico.
Il 7 Settembre del 1978, dopo essere tornato da una cena a casa di Paul McCartney e sua moglie Linda, si mette a letto per vedere il film L’Abominevole Dottor Phibes. Chiede a Annette Walter-Lax, la sua fidanzata dell’epoca, di preparargli una bistecca e poi ingerisce una quantità smodata di pasticche, prescritte contro la sua tossicodipendenza. Poco dopo muore nel sonno, a soli 32 anni.
THE WHO, IL CONCERTO DI KEITH MOON CON GLI ESPLOSIVI
Uno dei momenti più leggendari nella storia della musica e nella carriera di Keith Moon, è sicuramente il concerto degli Who per il programma televisivo Smothers Brothers Comedy Hour. La band britannica, per l’occasione, si esibisce nel brano My Generation (Hope I Die Before I Get Old) – ma il vero spettacolo accade dopo. E’ il 17 Settembre del 1967 e Moon, accanto a Pete Townshend e soci, si esibisce come molte altre volte. Ma quello che nessuno sa è che lo stesso batterista ha imbottito il suo drum kit di esplosivi, per fare uno scherzo a tutti.
Uno scherzo, quello, che si sarebbe dovuto risolvere in gran rumore e nessun danno. Tuttavia, lo stesso Moon verrà ferito dall’esplosione della batteria e scaraventato all’indietro, dopo la detonazione. Il cantante Roger Daltrey corre subito a controllare le condizioni del musicista, mentre Townshend riporterà gravi danni all’udito dopo l’episodio. Riesce lo stesso, comunque, a spaccare la chitarra di Tommy Smothers a terra, nello shock generale. “Ho dei problemi all’udito – avrà a dire il chitarrista degli Who – si sono manifestati come un ronzio nelle orecchie alle frequenze dove suono la chitarra. E’ doloroso, fa male ed è frustrante”.