Si può facilmente ammettere – senza rischio di essere contraddetti – che Freddie Mercury sia passato alla storia molto più che come semplice cantante. Ineguagliabile e inarrivabile frontman dei Queen, carismatico e potente performer, ma anche figura figura affascinante, vera e propria icona della cultura di massa. La sua vita privata sembrava – a volte – catalizzare l’attenzione pubblica, molto più che le sue esibizioni sul palco. Soprattutto per quanto riguardava i fastosi e selvaggi party, che si diceva organizzasse per i suoi numerosi ospiti. Ripercorriamo oggi la storia di una delle feste più chiacchierate dei Queen – quella per il lancio dell’album Jazz.
QUEEN, COMPOSIZIONE E PUBBLICAZIONE DI JAZZ
Il 14 Novembre del 1978 i Queen pubblicano il loro settimo album in studio per la EMI Records e la Elektra Records, dal titolo Jazz. Intorno al periodo di composizione del disco, la band britannica ha ottenuto ormai un notevole successo e un riconoscimento internazionali. Nel 1977 infatti, era uscito il lavoro News of the World che conteneva i brano capolavoro We Are The Champions/ We Wiil Rock You.
Nonostante il titolo vi alluda, Jazz non contiene nessun pezzo del genere, tranne lo swing in Dreamer’s Ball. Invece l’album si dimostra fin da subito molto eclettico, una mescolanza di sonorità e stili diversi. Si va dal funk al vaudeville, dall’hard rock al classico rock ‘n’ roll.
QUEEN, VITA PRIVATA E SCANDALI GIORNALISTICI
Ciò che caratterizza – collateralmente – Jazz, è anche la vita privata dei singoli membri dei Queen. Mentre Brian May e John Deacon rimangono molto riservati, Roger Taylor e Freddie Mercury si abbandonano al successo e alla vita notturna – fornendo copertine e scoop per i giornali scandalistici. Il cantante in particolare, che in quel periodo interrompe la sua relazione con Mary Austin, si circonda spesso di folti gruppi di persone. Tra le quali, notoriamente, alcuni amanti occasionali.
Nel 1977, dopo un’intervista con Tony Stewart di NME, inizia a circolare un ritratto di Freddie Mercury molto frivolo, attaccato alla superficialità del successo e all’edonismo dei piaceri privati. Il giornalista avrà a dire che il cantante era stato molto sprezzante nei suoi confronti e che aveva “perso il senso della realtà”. La reazione critica di Stewart innesca un atteggiamento sempre più schivo di Mercury e dei Queen nei confronti della stampa, che di contro li attacca sempre più spesso e pesantemente.
FREDDIE MERCURY, LA STORIA DELLO SFRENATO PARTY PER JAZZ
Il giorno di Halloween del 1978, in occasione del lancio dell’album Jazz, i Queen decidono di organizzare un party al Fairmont Hotel, a New Orleans. Una festa, questa, passata alla storia a conferma della stravaganza e della dissoluzione dello stesso Freddie Mercury. “Camerieri e cameriere nude, un uomo che staccava a morsi la testa delle galline, modelle senza vestiti che facevano wrestling”, sarà la descrizione di NME. Si stima che il costo approssimativo del fastoso party, sia stato di 200,000 dollari.
Secondo ulteriori indiscrezioni – le più celebri dell’epoca – si dice che Mercury avesse assunto anche dei nani, incaricati di passare a distribuire sostanze stupefacenti agli ospiti, da dei piattini che portavano in testa. Ovviamente, le conferme a riguardo sono altalenanti. “E’ una leggenda del rock ‘n’ roll” ha detto infatti l’assistente personale del cantante, Peter Freestone.
LA LEGGENDA DEL PARTY AL FAIRMONT HOTEL
Dopo anni ancora non è ben chiaro cosa sia successo quella sera del 31 Ottobre del 1978 al Fairmont Hotel. Certo è che le storie trapelate – vere o inventate che fossero – hanno corroborato un mito difficile da cancellare. Quello di un Freddie Mercury sfrenato e controverso.
Nelle settimane successive alla festa, la stampa riportò che l’intrattenimento degli ospiti aveva compreso striptease, incantatori di serpenti, travestiti e molto altro. E negli anni, ovviamente, la leggenda non ha fatto altro che ingigantirsi a dismisura.