Francesco De Gregori è uno dei cantautori più importanti del panorama musicale italiano. Famosissime le sue Rimmel e La donna cannone, si è spesso ipotizzato che quest’ultima fosse stata scritta per Mia Martini. Il cantautore ha sempre smentito questo. De Gregori le ha infatti dedicato Mimì sarà, ma non direttamente.
La grande stima che univa il cantautore e Mia Martini
Come ormai tutti purtroppo sanno, Mia Martini non ebbe una vita facile. La sua scomparsa ancora adesso è avvolta nel mistero. Cè chi parla di suicidio e la ragione è sicuramente il difficile periodo che ha vissuto quando fu accusata di portare sfortuna. A causa di queste, naturalmente infondate, dicerie la cantautrice fu isolata e discriminata. Consapevole di questa situazione, naturalmente De Gregori ne soffriva, essendo legato a Mia Martini da un rapporto di reciproca stima. Dichiarava Mia Martini a RAI Stereo Due:
“Ho cantato e canterò ancora dal vivo la sua meravigliosa ‘La donna cannone’ che Francesco mi ha detto che è il brano che avrei dovuto cantare io. Ho seguito, infatti, il suo consiglio: l’ho cantato ed è un pezzo bellissimo e penso che in futuro, magari, potremmo collaborare […].
Beh, Francesco mi ha detto che sono anni che sta pensando di scrivere qualcosa per me, ma è bloccato un po’ dal fattore musicale credo: ‘tu una canzone mia non dovresti cantarla, perché io faccio canzoni con tre note’. Io gli ho detto: tu non ti preoccupare, anche con una nota sola, non mi importa nulla, non ho bisogno di tutta la scala musicale per fare un pezzo”.
Mimì Sarà di De Gregori: una canzone per Mia Martini?
De Gregori scrisse Mimì sarà, presente nell’album Terra di nessuno del 1987 pensando a Mia Martini ma senza dedicargliela direttamente. Infatti, ha chiarito questo punto durante un incontro con il Rimmelclub il 21 aprile 2005. Ad un certo punto venne chiesto a De Gregori se la canzone “Mimì sarà” avesse un riferimento alla Boheme, visto che Mimì è il nome della protagonista femminile. Il cantautore rispose:
“Ha un riferimento a Mia Martini per uno stranissimo percorso. Io stavo a Roma, giravo in macchina e vidi sul ponte davanti al Palazzo di Giustizia, una donna che mi sembrò Mimì, poi in realtà scoprii dopo che non era lei. […] e feci questa canzone pensando che forse non era importante che fosse lei Mimì. Poi però lei pensò che fosse stata scritta per lei e io sono contento di questo, perché era una persona carina, buona, infelice nella sua vita per diecimila motivi che sappiamo tutti insomma, una grandissima artista. Io quando faceva i concerti a Roma la venivo sempre a trovare, una volta le mandai anche dei fiori. C’era questo rapporto non di quotidianità, ma di stima. Lei aveva cantato ‘Alice’ in un suo disco”.
Una canzone simbolo della forza di Mimì
La canzone non è quindi stata appositamente composta per Mia Martini, quanto pensando a lei, per così dire. Se teniamo conto che l’album di De Gregori uscì nel 1987, quando lei si era già ritirata dalle scene (seppur con qualche concerto e la partecipazione al Festival di Sanremo del 1985 per provare a rilanciare la carriera) a causa delle malelingue, ha avuto un impatto importante nella vita della cantante. Infatti, è diventata il manifesto della forza di Mia Martini, che ne ha anche eseguito una cover. Spesso in vari programmi televisivi viene usata per descrivere la compianta cantautrice.
“Sarà che tutta la vita è una strada con molti tornanti
E che i cani ci girano intorno con le bocche fumanti
Che se provano noia o tristezza o dolore o amore non so
Sarà che un giorno si presenta l’inverno e ti piega i ginocchi
E tu ti affacci da dietro quei vetri che sono i tuoi occhi”.
– Mimì sarà, F. De Gregori