Non è un segreto che l’ormai ex bassista dei Beatles, Paul McCartney, apprezzi in maniera particolare lo sperimentalismo sonoro e gli slanci d’eclettismo della scena musicale più moderna. Recentemente, l’artista ha condiviso la sua sfrenata passione per la band di Thom Yorke, i Radiohead. Inoltre, Paul Mccartney, ha detto la sua sul fenomeno Pop del momento, la giovanissima Billie Eilish che, insieme a suo fratello Finneas, ha completamente stravolto il panorama musicale moderno, attraverso un’ascesa fulminea.
L’icona dei Beatles ha rivelato, nel corso di una recente intervista con Howard Stern, di essere entrato in contatto con la ragazza dopo che sua figlia, la stimata stilista Stella McCartney, ha disegnato gli outfit della cantante in occasione del suo concerto a Glastonbury. “Stella ha video chiamato Billie prima che il concerto iniziasse. Lei era con la sua famiglia ed indossava dei capi disefnati da mia figlia. Parlare con lei è stato meraviglioso“, ha detto Paul. Quando gli è stato chiesto cosa pensa delle abilità di Eilish e di suo fratello Finneas nel creare la loro musica in casa, dalla loro camera da letto, Paul McCartney ha detto: “È qualcosa di veramente brillante. Produrre musica da casa, a quei livelli, è molto speciale”.
Le parole di Paul McCartney sulle esperienze in studio coi Beatles
Nonostante il leggendario cantautore abbia riservato parole di affetto e ammirazione per la giovane artista e per il suo talentuoso fratello, Paul McCartney non ha potuto esimersi dal riflettere e paragonare l’esperienza di home recording con la magia che ha percepito quando ha varcato la soglia degli Studios con i Beatles per la prima volta. “Preservo i ricordi di quell’esperienza straordinaria custodendoli gelosamente. Recarmi ad Abbey Road con i ragazzi e incidere per la EMI. Attraversare questo iter era il sogno di ogni ragazzino all’epoca. Vivevamo le nostre vite in camera da letto, quando si palesava l’occasione per uscire e dare una svolta alle nostre vite, non esitavamo un istante a coglierla. Andare in studio a registrare e fare della propria passione una professione non è mai stato per tutti“.
Successivamente, McCartney si è soffermato sui ritmi che aveva con la band in studio: “Seguivamo orari d’ufficio, non volevamo mancare di rispetto alla nostra stupenda professione. Eseguivamo due canzoni al mattimo, poi andavamo in pausa pranzo; dopodiché prendevamo altre due canzoni per il pomeriggio e poi tornavamo a casa. Incidere quattro canzoni al giorno al meglio delle nostre possibilità era davvero eccitante, non lo cambierei per nulla al mondo”.
In conclusione, l’artista ha espresso il suo rammarico per la cancellazione del festival di Glastonbury del 2020, per il quale sarebbe stato tra gli headliner. Paul McCartney ha spiegato di aver provato forte amarezza e senso di colpa per il pubblico che, dopo aver pagato per gli agognati tagliandi, aveva visto le proprie aspettative sfumare a causa dell’emergenza sanitaria che, al momento, sta attanagliando il mondo intero.