Il basso è uno strumento che certo non può mancare un una rock band ed è tra i tre strumenti indispensabili in un gruppo du questo genere insieme a chitarra e basso. Sono molti i bassisti celebri che hanno ispirato molti ragazzi ad approcciare lo studio dello strumento, come Paul McCartney dei Beatles, Flea dei Red Hot Chili Peppers o Gene Simmons dei Kiss. Ciò nonostante a livello popolare in molti “denigrano” questo strumento vedendolo come meno rilevante rispetto agli altri. Chi si intende un minimo di musica sa già che non è affatto così ed ora, oltre alla teoria musicale ed armonica, ci si può rifare anche alla scienza.
Quando musica e scienza si incontrano
Un gruppo di studiosi appassionati di musica della Proceedings of the National Academy of Sciences, ha deciso di effettuare uno studio riguardante proprio il ruolo del basso all’interno di un complesso rock. Non è la prima volta che si assiste ad un abbinamento tra contesto scientifico e musicale. Per esempio si è studiato l’effetto della musica sulla crescita delle piante o come reagiscono i nostri ormoni quando assistiamo ad un concerto dal vivo.
Basso: perchè è scientificamente così importante
Secondo questo studio il basso risulta essere lo strumento più importante di una band, in quanto il cervello dell’ascoltatore percepisce meglio gli strumenti ritmici a toni bassi. Il merito del riconoscimento del ritmo da parte nostra va dunque al bassista, più che alla batteria o alla chitarra ritmica. Per essere più precisi a proposito di questo studio, la relazione riporta: “A seguito di numerosi test effettuati su modelli di apparati uditivi plausibili da un punto di vista biologico, è stato possibile avere la conferma di come la codifica del tempo sia superiore a basse frequenze. Questa è la spiegazione del motivo per cui solitamente si affida la parte ritmica a strumenti che emettono suoni a bassa frequenza o comunque a frequenza più bassa rispetto agli strumenti che sviluppano la parte melodica, come la voce umana o la chitarra”.
Sai battere le mani?
Grazie a questo studio è stato dunque possibile capire che è proprio il basso l’elemento che ci fa venire voglia di schioccare le dita, battere le mani o di ballare quando ascoltiamo una canzone, sensazione che sicuramente tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita per esperienza empirica. A proposito di battiti le mani e di basso, consiglio la visione su Youtube del video in cui Faso, bassista degli Elio e le Storie Tese, spiega il modo corretto per battere le mani a tempo.