Quello che lega Pearl Jam e Soundgarden è sempre stato un rapporto speciale. Dal 1991 – quando futuri membri della prima band e componenti della seconda – unirono le forze nel supergruppo dei Temple of the Dog. In particolare, Eddie Vedder – iconico frontman del gruppo di Ten – ha sempre guardato a Chris Cornell come al suo mentore e più grande amico. Lo si capisce bene dal ricordo che, di quest ultimo, conservano proprio i Pearl Jam – che ne hanno parlato in occasione di una sessione di domande e risposte con i propri fan, dopo l’uscita di Gigaton.
PEARL JAM, UNDICESIMO ALBUM GIGATON
Lo scorso 27 Marzo 2020 i Pearl Jam hanno rilasciato la loro undicesima fatica discografica dal titolo, Gigaton. L’album ha ricevuto fin da subito un’ottima accoglienza, sia tra pubblico che critica. E proprio in occasione di una sessione di domande e risposte con i fan – per la promozione del lavoro – la band di Eddie Vedder ha ricordato anche il grande amico Chris Cornell.
CHRIS CORNELL, TEMPLE OF THE DOG, AUDIOSLAVE E SOUNDGARDEN
Chris Cornell è stato un cantante, cantautore e musicista statunitense passato alla storia come vocalist e frontman dei Soundgarden. Ha anche capeggiato il supergruppo Temple of the Dog – fondato da lui stesso nel 1990 per omaggiare la memoria del leader dei Mother Love Bone, Andrew Wood. E infine, ha militato nella formazione degli Audioslave.
In un modo o nell’altro Chris Cornell ha suonato assieme o incrociato il cammino di tutti gli attuali componenti dei Pearl Jam. E’ per questo motivo che alcuni fan della band hanno chiesto a Mike McCready e Stone Gossard di condividere il più bel ricordo che conservino del frontman dei Soundgarden.
PEARL JAM, STONE GOSSARD CONDIVIDE IL SUO RICORDO PIU’ BELLO CON CHRIS CORNELL
Stone Gossard, esortato dai fan sul momento più bello che ricorda di aver condiviso con Chris Cornell, parla del periodo in cui i Pearl Jam avevano appena finito di registrare No Code, album del 1996. Dopo aver completato le incisioni, la band aveva deciso di lasciare in studio un manichino, chiamato “Safety Man”. Poco dopo, nello stesso studio, erano giunti i Soundgarden per registrare Down on the Upside.
“E’ una storia breve, Safety Man è stato sul divano tutto il tempo in cui i Soundgarden hanno lavorato – ha detto il chitarrista dei Pearl Jam, Stone Gossard – e un giorno è arrivato l’ingegnere Matt Byles, che era pronto per registrare. Ad un tratto, voltandosi, ha visto Safety Man ed è morto di paura. Chris si era intrufolato dentro, si era messo tutti i vestiti di Safety Man ed era stato 20 minuti seduto lì ad aspettare, divertentissimo”.
PEARL JAM, RINVIATI IMPEGNI E CONCERTI PER IL CORONAVIRUS
Mentre i Pearl Jam si stanno godendo il momento di gloria dopo la pubblicazione di Gigaton e stanno promuovendo l’album, la pandemia da Coronavirus ha decisamente messo uno stop ai loro impegni.
Solo di qualche giorno fa infatti, l’ufficializzazione del rinvio di tutti i live show e i concerti previsti per il 2020 – che sono stati posticipati al 2021. Compresa la data ad Imola – che avrebbe riportato Eddie Vedder e soci al completo in Italia, dopo gli ultimi tre show del 2018.