In qualità di chitarrista dell’iconica Rock Band simbolo dell’Hard Rock più crudo degli anni ’80, Slash ha esercitato la sua egemonia sul panorama chitarristico moderno per decenni; venendone fuori come una delle maggiori influenze per la maggior parte dei giovani che si approcciavano allo strumento attraverso le generazioni. Come ogni altro artista, anche Slash deve la sua innata passione per la musica ad una scintilla scoccata per mezzo di album pietre miliari dei propri generi di appartenenza, il cui apporto, è stato di vitale importanza per la creazione dell’inconfondibile sound dei Guns N’Roses.
Slash, ormai, è un dio della chitarra a tutti gli effetti che, attraverso l’incisività del suo stile sulla sei corde, ha contribuito; in ampio modo, a ridefinire i canoni che si ergono alla base del Rock degli ultimi anni. Figlio dell’iconico costumista Rock, Ola Hudson, il chitarrista dei Guns N’Roses ha accettato di buon grado di scegliere alcuni dei dischi che; lungo il suo percorso, hanno contribuito a plasmare lo stile unico della sua chitarra. La selezione del chitarrista, l’ha predisposto sin dagli albori ad un approccio particolarmente aggressivo; proveniente dai luminari dell’ Hard Rock e del Metal come, ad oggi, sovviene nell’immaginario collettivo.
Gli album preferiti dal chitarrista dei Guns N’Roses
Nel corso di un’intervista rilasciata per Music Radar, il leggendario chitarrista ha selezionato alcuni dei suoi album preferiti; esplicandone, talvolta, l’importanza lungo il suo percorso da musicista. Slash cita, ad esempio, Let It Bleed dei Rolling Stones, spiegando che, per lui, la band sia stata una parte fondamentale del suo background musicale per moltissimo tempo e che; ad oggi, ne riconosce ancora l’enorme influenza sul suo modo di suonare. “I miei genitori amavano gli Stones”, ha detto il chitarrista. “C’è stato un periodo particolare in cui il gruppo ha fatto uscire 3 album che per me sono stati vitali, Beggar’s Banquet, Let It Bleed e Sticky Fingers. Quand’ero bambino erano i miei preferiti”.
L’amore di Slash per il Rock N’Roll fu praticamente istantaneo. Sin da bambino, infatti, il chitarrista trovò la sua strada nella musica, attraverso l’ascolto di band come gli Aerosmith che, l’eroe della sei corde, ha inserito nella sua personalissima top 10, spiegando che, intorno ai tredici anni, aveva già le idee chiare sui suoi gusti e che Rocks della band di Steven Tyler sia stato essenziale nella sua formazione.
Com’è ovvio, Slash ha inserito nella sua classifica anche mostri sacri della chitarra elettrica come Jimi Hendrix ed Eric Clapton nel suo periodo con i Cream. Riguardo Hendrix, il chitarrista ha detto: “Vado completamente in estasi quando ascolto Are You Experienced. Grazie a Hendrix ho scelto di iniziare a suonare la chitarra, ha avuto e continua ad avere un enorme impatto sui giovani, è straordinario”.
La lista completa di Slash
Nel resto della lista del chitarrista dei Guns N’Roses figurano album iconici che hanno contribuito in ampio modo a formare l’incommensurabile identità artistica che l’ha reso un capostipite della cultura chitarristica. Così, Slash ha selezionato dischi come il Self-titled dei Van Halen, l’album di debutto dei Black Sabbath, i Led Zeppelin e altre pietre miliari del Rock, la cui influenza, impatta notevolmente nelle scelte stilistiche e sonore dei Guns N’Roses degli anni d’oro. Di seguito, la lista completa, disponibile in streaming su Spotify:
- Aerosmith – Rocks (1976)
- AC/DC – Back In Black (1980)
- Cheap Trick – Cheap Trick (1977)
- Led Zeppelin – Led Zeppelin II (1969)
- Black Sabbath – Black Sabbath (1970)
- The Who – Who’s Next (1971)
- The Rolling Stones – Let It Bleed (1969)
- The Jimi Hendrix Experience – Are You Experienced (1967)
- Cream – Disraeli Gears (1967)
- Van Halen – Van Halen (1978)