Il biopic Bohemian Rhapsody ha mostrato in grandi linee un periodo molto importante del lungo percorso artistico dei Queen e del loro leggendario frontman Freddie Mercury. Tra le diverse vicende sviscerate durante il film di grande successo, va segnalato anche il rapporto con Paul Prenter. Ad ogni modo, il capolavoro cinematografico di Brian Singer potrebbe presentare qualche piccola incongruenza rispetto alla realtà dei fatti.
Cosa c’è da sapere sul personaggio di Paul Prenter
Il personaggio di Paul Prenter è senz’altro tra i più chiacchierati di Bohemian Rhapsody, il film biografico vincitore del Golden Globe e candidato al Premio Oscar come miglior film in assoluto. Il titolo cinematografico ha generato qualche polemica proprio a causa di alcune differenze tra la realtà e lo spettacolo. Ciò che è vero è che Paul è stato il personal manager di Freddie Mercury per 9 anni.
Nel film, Prenter è stato interpretato dall’attore irlandese Allen Leech, diventato famoso anche per la serie televisiva Downton Abbey. L’impresario viene rappresentato come il cattivo assoluto della pellicola, con una forte influenza negativa su Mercury e sugli altri membri dei Queen. Paul crea zizzania nella band rock e obbliga Freddie a cacciare il suo manager John Reid. Quindi, lo conduce in Germania e lo indirizza verso una carriera da solista, seppur temporanea. Tuttavia, ciò che è stato narrato nel biopic di Singer non corrisponde esattamente alla realtà dei fatti. Le difformità non mancano e hanno fatto storcere il naso a buona parte degli appassionati dei Queen.
La verità su Paul Prenter e sul Live Aid
Prima di tutto, a dire la verità, i Queen non si erano mai sciolti così come veniva raccontato in Bohemian Rhapsody. Al massimo, per un breve periodo di tempo, avevano deciso di focalizzarsi sui loro percorsi da solisti e di prendersi una piccola pausa. Dopo Hot Space e prima di The Works, tra il 1981 e il 1984, il quartetto scelse di dedicarsi ognuno a se stesso. Freddie Mercury pubblicò il suo disco Mr. Bad Guy e anche Brian May e Roger Taylor incisero dischi. Nonostante ciò, i quattro erano sempre rimasti in contatto diretto e si confrontavano con una certa frequenza.
Al tempo stesso, l’allontanamento di Paul Prenter non fu dovuto alla mancata comunicazione a Freddie dell’invito al Live Aid. Al tempo stesso, il manager parlò della vita privata del suo ex su una rivista britannica e non in televisione. A tutto ciò, bisogna aggiungere che il licenziamento avvenne un anno dopo rispetto a quanto dichiarato in Bohemian Rhapsody. Infine, per quanto riguarda la storica performance del Live Aid del 13 luglio 1985 non era una reunion dei Queen, ma piuttosto un’esibizione che è riuscita a rilanciare il loro mito musicale. Considerando che il biopic era stato autorizzato e accettato da May e Taylor, si può dire che i due musicisti abbiano accettato simili condizioni per dare al film maggiore pathos.