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Come il coronavirus sta influenzando la musica e cosa possiamo fare per aiutarla

L’effetto domino innescato dall’emergenza Coronavirus che, ormai da tempo, imperversa sul mondo intero, ha particolarmente impattato sulla musica. Non solo i festival maggiori in giro per il globo e le band capostipiti dei loro generi stanno accusando l’avvento del Covid-19, ma anche le piccole realtà emergenti determinate ad esordire sulle scene. Il 2020 sarebbe stato l’anno delle grandi Reunion, dei ritorni sensazionali di gruppi che hanno fatto sognare milioni di persone nel corso degli anni.

Dai Rage Against The Machine ai Motley Crue, passando per i My Chemical Romance. Spettacoli dalla caratura elevatissima come il celeberrimo festival annuale degli Slipknot che, quest’anno, avrebbe dovuto tenersi in Asia e che, per forza di cose, è stato sospeso. Mentre l’Italia verte in condizioni particolarmente critiche e, l’Europa si trova alla stregua di una condizione relativamente simile, la Gran Bretagna sembrerebbe stentare ad attivare misure di sicurezza per contrastare in loco il Coronavirus.

L’impatto del Coronavirus sulle realtà emergenti

Mentre gli artisti emergenti trovano il loro cammino in musica drammaticamente osteggiato dall’emergenza, le grandi realtà dell’industria si trovano a fare i conti con perdite di denaro mastodontiche. Il Virus è stato capace di mettere l’economia in Stand-by. Sebbene ci sembri impossibile credere che coloro che, ormai da tempo, vivono di musica, possano trovarsi in difficoltà economiche a far fronte delle emergenze; questa è, purtroppo una realtà tangibile.

Alla luce dei fatti, risulta desolante pensare all’ammontare di danni a cui, coloro che affrontano la famigerata gavetta, intraprendendo il cammino musicale ed elargendo somme relativamente alte d’investimento nella propria passione, mantenendosi, magari, grazie ad altri lavori, vanno incontro. La domanda sorge, dunque, spontanea. Cosa possiamo fare per aiutare il mondo della musica a rialzarsi da un’emergenza tanto critica? 

Alcune misure da adottare per aiutare i musicisti

Nonostante alcune di questi consigli possano risultare banali, altri rappresentano una buona pratica per venire in aiuto ai nostri artisti preferiti:

continuare ad ascoltare musica in streaming genera piccoli introiti agli artisti. Spotify, come qualsiasi altra piattaforma di musica online, contribuisce al sostentamento dei musicisti. Per gli appassionati dei supporti fisici, invece, la quarantena può essere il periodo ideale per ordinare CD e vinili online per allargare la propria collezione e colorare le giornate in vista di periodi migliori. Quest’alternativa, però, potrebbe essere osteggiata dai ritardi a cui gli spedizionieri fanno fronte a causa del Virus.

I concerti non sono finiti e, sebbene in molti siano stati costretti a sospendere o posticipare i tour; i biglietti per assicurarsi gli eventi sono ancora disponibili. Chiederne il rimborso per coloro che scelgono di declinare per i motivi più disparati è un diritto garantito; ma considerare l’evenienza di acquistare i tagliandi scegliendo di partecipare ai concerti nelle nuove date non sembrerebbe affatto una pessima idea.

Partecipare alle raccolte fondi o acquistare il merchandising delle band, può essere interpretato come un ottimo modo per assistere, non solo i vostri artisti preferiti; ma sicuramente, la musica in generale. Ne sono un esempio le mascherine dei Korn, andate a ruba in pochissime ore e che torneranno disponibili in aprile.

Supportare gli eventi dal vivo in rete è un modo ottimo per rimanere “in contatto” coi propri musicisti del cuore. In molti, negli ultimi giorni, si sono attivati per concedere ai fan attimi dal vivo sui social più variegati, da Youtube a Facebook, per allietare la monotonia delle giornate trascorse in casa.

 

 

 

 

 

 

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