Roger Waters, voce, bassista e autore di testi e musiche dei Pink Floyd, è stato, insieme agli altri membri della band, un pioniere del Progressive Rock degli anni ’70. Nel corso di una recente intervista per la BBC Radio 4, l’artista ha indicato alcune delle canzoni senza le quali non potrebbe vivere. Roger Waters ha ricoperto il ruolo di bassista nei primi anni dei Pink Floyd, per poi assumerne il comando dopo la tragica dipartita del loro frontman, Syd Barrett, a causa delle sue patologie mentali aggravate dalle forti dipendenze da sostanze stupefacenti di cui cadde vittima.
Nei 20 anni successivi all’abbandono di Barrett, i Pink Floyd, guidati da Roger Waters, hanno ottenuto un successo internazionale e fortissimi consensi da parte della critica; consacrando il proprio nome alla leggenda attraverso album senza tempo come The Dark Side Of The Moon, Animals, Wish You Were Here e The Wall.
I Pink Floyd, insieme ad altri gruppi affini alla loro corrente d’appartenenza, hanno contribuito a riscrivere i canoni stilistici della musica moderna. Roger Waters lasciò i Pink Floyd nel 1985, a seguito delle complicazioni sorte per il divario creativo eccessivo che si percepiva tra lui e il gruppo. Successivamente, l’artista ha affrontato una carriera solista particolarmente brillante, per poi riunirsi coi Pink Floyd esclusivamente in occasione del Live8 del 2005. Per descrivere il suo processo creativo, Waters ha espresso la sua ammirazione per 8 artisti e per alcuni loro brani in particolare.
I brani che hanno più ispirato Roger Waters e i Pink Floyd
Roger Waters apre la sua classifica parlando di Neil Young e del brano Helpless, spiegando quanto l’artista sia “limpido e onesto” nella sua opera. Secondo Waters, infatti, Neil Young riesce a trasporre la sua integrità e la sua passione per la musica alla perfezione nella sua musica. “Riesco a percepire ogni suo movimento. Riesco a ricordare la purezza con cui colpisce le prime note di ogni sua canzone. Neil Young è straordinariamente eloquente“.
Roger Waters ha stilato un elenco di artisti particolarmente prestigiosi. Riferendosi anche a nomi come quello di Leonard Cohen che, più volte, ha incrociato il cammino dei Pink Floyd durante i tour della band. “Leonard Cohen e Bob Dylan sono stati gli unici che ci hanno restituito la fiducia nella poesia, mostrandoci il cammino per poter fare in modo che,questa, potesse collidere con la stesura dei testi. C’è questa canzone di Leonard (Cohen), Bird On The Wire, che è così semplice, eppure è così coinvolgente da abbagliare gli ascoltatori. La amo”.
Successivamente, Roger Waters ha parlato di Ray Charles, rivelando di averlo conosciuto molto fugacemente quando studiava a Londra. “Vivevamo in una bettola a Cheyne Gardens. Credo fosse il 1962. Ray Charles abusava costantemente di sostanze stupefacenti, aveva perso i denti e non poteva più suonare. Ho visto alcuni film su di lui dopo essersi rimesso in sesto. Ray Charles era uomo notevole, una personalità immensa ed un talento straordinario”.
Dopo l’intervista, l’elenco completo dei brani scelti da Roger Waters è stato raccolto in una Playlist su Spotify. Di seguito, indichiamo la lista delle canzoni che hanno maggiormente influenzato il processo creativo dell’artista nel corso della sua meravigliosa carriera:
- Neil Young – Helpless
- Ryuichi Sakamoto, Jaques Morelenbaum & Everton Norton – Endless Night
- Leonard Cohen – Bird On The Wire
- Chet Baker – My Funny Valentine
- Giacomo Puccini – E Lucevan Le Stelle (Dalla Tosca)
- Billie Holiday – God Bless The Child
- Ray Charles – Georgia On My Mind
- Gustav Mahler – Sinfonia n° 5 in Do # minore, Quarto Movimento.