Lo storico bassista dei Red Hot Chili Peppers, il pazzo Flea, ha raccontato di tutte le volte che suona in concerto con la storica band, da cui non se ne è mai andato. A differenza del suo amico e compagno John Frusciante (recentemente rientrato nel gruppo per la terza volta), Flea ha dichiarato che non lascerà mai i Red Hot Chili Peppers. Nella sua recente autobiografia intitolata “Acid for the Children“, pubblicato nell’autunno 2019, il Nostro ha dichiarato una cosa particolare. Ogni volta che suona in concerto con i Red Hot Chili Peppers, l’energia e l’adrenalina impiegate sono così tante che sviene e collassa nel backstage. Vediamo allora cosa ha detto di preciso il bassista Flea dei RHCP e perché Flea collassa dopo ogni concerto?
L’AUTOBIOGRAFIA DI FLEA
Lo storico bassista dei Red Hot Chili Peppers aveva deciso, già da qualche anno, che voleva scrivere un libro per raccontare le sue memorie. A dire il vero, secondo noi, ha aspettato anche un po’ troppo, considerando che la sua vita non è stata certo tranquilla. Non stiamo parlando del quantitativo di sostanze stupefacenti assunte da lui stesso e dal cantante Anthony Kiedis, ma anche da una serie di fatti davvero bizzarri. Tra feste assurde, esibizioni controverse in cui Flea si esibiva completamente nudo e altri elementi a dir poco pazzi, non potevamo che aspettarci un’autobiografia di livello, come il suo autore. Ma ci sono stati anche elementi più toccanti e personali.
I MOMENTI PERSONALI DEL BASSISTA FLEA DEI RHCP
Flea ha detto: “Una delle cose che per me erano davvero importante nel mio libro e nel voler capire me stesso erano del tipo “Cosa mi ha guidato? Cosa mi ha spinto a fare le cose? Perché ho sempre fatto quello che ho fatto? Con i Chili Peppers: ogni volta che salgo sul palco con i Chili Peppers do tutto quello che ho, al punto che collasso sfinito dopo lo show, e mi spingo al punto in cui sto davvero male. Ma lo faccio perché so che lo devo fare. Quando vado su un palco, devo dare tutto quello che ho. E penso che ci sia un motivo per questo – e potrebbe non essere il motivo più giusto e salute. Da cosa sono guidato? Dal fatto che voglio dimostrare a tutti e dire: “Per favore, amami! Guardami, lo sto facendo!”. Ecco perché Flea collassa dopo ogni concerto.
L’INTERVISTA DI FLEA CONTINUA
In seguito, il bassista Flea dei Red Hot Chili Peppers ha ribadito i motivi personali con cui si esibisce e dà sempre il 110% sul palco. Ha detto infatti: “C’è qualcosa dentro di me che desidero così tanto amore che mi sento come se dovessi fare questo fortissimo collegamento per il pubblico? O è perché ammiro solo un bellissimo pezzo d’arte [cioè i brani dei RHCP] e so che fare tutto il possibile per creare questo pezzo d’arte è il mio lavoro? Il grande tema del mio libro è cercare di capirci qualcosa su di me“. Forse queste parole possono sorprendere un po’, ma neppure tanto. In fondo, tutti noi abbiamo un cuore e delle emozioni forti che ci spingono a muoverci e a dare, in certe occasioni, sempre il massimo. Sappiamo perché Flea collassa dopo i concerti del RHCP.
JOHN FRUSCIANTE AL POSTO DI JOSH KLINGHOFFER
E che dire della sostituzione di Josh Klinghoffer con il redivivo John Frusciante, il figliol prodigo? Secondo le fonti più interne ai Red Hot Chili Peppers, Josh Klinghoffer era un membro che nella band era senza valore. Non perché non fosse bravo, ma perché si sentiva che nella band non funzionava bene come John Frusciante. Peraltro, la sensazione era molto simile a quella che coinvolse Dave Navarro il quale sostituì, nei tempi che furono, proprio Frusciante dopo il suo primo addio. Klinghoffer ha dichiarato comunque di aver sofferto molto per questo suo addio ai RHCP.