La storiografia musicale – soprattutto per quanto concerne il rock – è ricca di canzoni storiche e indimenticabili che hanno consacrato il genere a livello internazionale. Nella maggior parte dei contesti tuttavia – che sia una trasmissione radio, un articolo di giornale, una biografia e un evento live – vengono in mente sempre i soliti artisti e le solite canzoni. Dagli AC/DC ai Guns N’ Roses, dai Pink Floyd ai Rolling Stones. Scopriamo in questo articolo 5 canzoni rock – poco conosciute – che hanno fatto la storia della musica.
ROCK, DAI SOLITI NOTI AI BRANI POCO CONOSCIUTI
Se si parla di alcune band o alcuni artisti un motivo ci sarà. Alcune canzoni rock si sono scolpite in modo indelebile e incancellabile nella memoria di tutti. Vere e proprie pietre miliari per tutti gli appassionati di musica e non solo. Quando si parla di questo genere infatti, non possono non venire in mente i Rolling Stones di Mick Jagger e Keith Richards. I pionieri e i padri del rock, come Chuck Berry. O i sempre-verdi AC/DC di Brian Johnsn e i Guns N’ Roses di Axl Rose e Slash.
Tuttavia, quando si parla di rock – come di musica in generale – non esistono regole univoche o direzioni obbligate. L’albero della musica si è diramato nel corso del tempo in tantissimi rami, che a loro volta rappresentano generi, sotto-generi e formazioni rappresentative di quel gruppo.
IN-A-GADDA-DA-VIDA, IRON BUTTERFLY
Forse alcuni potrebbero conoscerla con il titolo di In the Garden of Eden e ricordarsela per una memorabile puntata delle serie americana dei Simpson. In quell’episodio infatti, Bart allunga uno spartito all’organista e nella Chiesa in cui si sta celebrando la funzione parte questo pezzo rock. In-a-Gadda-Da-Vida, titolo originale del brano, è un singolo della band degli Iron Butterfly.
Il pezzo – che è presente nell’album omonimo del 1968 – dura oltre diciassette minuti. Al momento di pubblicare il singolo, la band ha dovuto tagliarlo fino a raggiungere i tre minuti. In the Garden of Eden è stato messo al posto numero ventiquattro della classifica delle più grandi canzoni hard rock secondo VH1.
QUEEN, A WINTER’S TALE
Il 18 Dicembre 1995 – a quattro anni di distanza dalla tragica scomparsa di Freddie Mercury – i restanti membri dei Queen pubblicano il brano A Winter’s Tale. Si tratta della seconda traccia estratta dall’album Made in Heaven. Considerato il periodo di stesura e composizione del pezzo – appena due settimane prima che il cantante morisse per l’AIDS – il significato del testo è emozionante e malinconico.
Mentre Freddie Mercury si trovava a Montreux compone questo inno alla natura e all’amore. A Winter’s Tale è stato provato in un’unica sessione di registrazione e, per questo motivo, ne esista una sola versione. Si tratta anche dell’ultima canzone incisa interamente dal cantante dei Queen prima di morire.
TEARS OF THE DRAGON, BRUCE DICKINSON
Tears of the Dragon è uno dei brani composti e pubblicati da Bruce Dickinson senza gli Iron Maiden. Pubblicato il 28 Maggio del 1994 – si tratta del primo singolo estratto dal secondo album solista del cantante, intitolato Balls to Picasso. La canzone rappresenta – sul piano metaforico e poetico – la sua recente separazione dagli Iron Maiden. Riscosse un grande successo – sia tra critica che pubblico – e ad oggi è annoverato come uno dei suoi brani migliori.
Un successo che sfortunatamente non risollevò le sorti dell’intero album, considerato che Balls to Picasso venne duramente criticato al momento della sua pubblicazione. A differenza del precedente Tattooed Millionaire – intriso pesantemente di hard rock – il secondo lavoro solista di Dickinson è più eterogeneo ed eclettico. Tears of the Dragon – apprezzato ad ogni esibizione dal vivo – non ha salvato il lavoro discografico da pessimi risultati in termini di vendite e consensi.
PERFECT STRANGERS, DEEP PURPLE
Perfect Strangers è un singolo del gruppo britannico dei Deep Purple, estratto dall’album omonimo del 1984. Il lavoro discografico rappresenta la ripresa di un progetto interrotto quasi più di un decennio prima con Who Do We Think We Are. La formazione originaria dei Deep Purple si riunisce, ma non vuole scadere nei manierismi prevedibili di una reunion malinconica.
Gli anni ’70 sono passati e la musica degli anni ’80 è completamente diversa. Blackmore e soci – ritrovata la scintilla creativa – riescono a raggiungere l’equilibrio tra accettazione del presente e conservazione della propria identità. La title track, assieme a Knocking on your Back Door e Wasting Sunsets sono sicuramente i brani più riusciti dell’intera raccolta.
RAMBLE ON, LED ZEPPELIN
Concludiamo con una canzone che non può definirsi sconosciuta soprattutto perché uscita dalla penna dei Led Zeppelin ma degna di menzione. Ramble On è contenuta nell’album del 1969 Led Zeppelin II e rappresenta uno dei brani più intensi e importanti del gruppo britannico. Secondo lo schema della power ballad, ci troviamo di fronte al perfetto mix tra parti più soffuse e tenui ed esplosioni di hard rock selvaggio. Questa fusione era stata introdotta con l’iconica Babe I’m Gonna Leave You, presente nel disco d’esordio dei Led Zeppelin.
Fun Fact: Ramble On presenta – a livello testuale – molti rimandi alle opere del grande scrittore Tolkien, padre e autore degli Signore degli Anelli. Inoltre, il pezzo – durante i live – è sempre stato eseguito incompleto. L’unica versione intera è stata realizzata in occasione della reunion dei Led Zeppelin alla O2 Arena di Londra, il 10 Dicembre del 2007.