La fine dei Pink Floyd è sempre un fatto molto doloroso non solo per i fan della band, ma per tutti gli appassionati della musica. Da loro è partita la tradizione della reunion (peraltro mai raggiunta e tutt’oggi lontanissima dall’essere effettivamente realizzata) che ha poi contagiato altre band. Tra le varie band che hanno vissuto, o stanno vivendo, il discorso reunion non si possono non inserire gli Oasis dei fratelli Gallagher, i Guns n’Roses e i Led Zeppelin, in Italia ci sono stati i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Ma ora non si vuole parlare della reunion che molto probabilmente non avverrà mai, ma di quello che ha detto il bassista (anzi, ex bassista) della band Roger Waters. Ecco che Roger Waters rivela la felicità di essere un artista solista.
L’ADDIO DI ROGER WATERS DAI PINK FLOYD
Andiamo con ordine. La fine di Roger Waters nei Pink Floyd iniziò nel 1983, dopo la pubblicazione dell’album The Final Cut. Tutti sanno che l’addio del bassista avvenne qualche anni dopo, nel 1985, ma i segnali di attrito con i vari componenti del gruppo (soprattutto con David Gilmour) erano già molto marchiati. Da quel momento avvenne un contenzioso piuttosto singolare e duro in tribunale. Roger Waters impedì ai Pink Floyd rimasti, ovvero Nick Mason e David Gilmour, di usare ogni tipo di oggetto o rimando musicale ai Pink Floyd senza prima pagare Waters. All’inizio si oppose anche all’utilizzo dei due del nome della band, salvo poi rinunciarci.
L’INIZIO DELLA CARRIERA SOLISTA DI WATERS
La carriera da solista di Roger Waters era cominciata ben prima del 1983, anno in cui iniziarono gli attriti nel gruppo. Il suo primo album solista risale al 1970, si intitola Music from the Body ed è la colonna sonora di un documentario, Da sempre appassionato al tema del concept album, il suo primo disco post fine dei Pink Floyd, seppur non un divorzio ufficiale, fu nel 1984 con il disco The Pros and Cons of Hitch Hiking. Il disco, peraltro molto apprezzato dalla critica, vede pure la presenza di Eric Clapton, uno dei migliori chitarristi di sempre. L’album successivo fu Radio K.A.O.S. del 1987, seguito nel 1992 da Amused to Death fino all’ultimo disco, risalente al 2017 intitolato Is This The Life We Really Want?
L’INTERVISTA A ROGER WATERS
Roger Waters ha rilasciato una recente intervista in cui ha spiegato un po’ la sua versione sul suo allontanamento volontario dalla storica band. Ha detto: “Non ho lasciato i Pink Floyd nel 1985 senza un valido motivo. Li ho lasciati perché era completamente impossibile continuare, quindi ho mollato tutto. Ho alcuni matrimoni alle spalle, mi sono liberato anche di quelli, usando la tematica del divorzio. Sono finiti e sono felice che lo siano, è stata una buona cosa e sono davvero felice che il divorzio dei Pink Floyd sia avvenuto. […] Non c’è nulla che si possa fare. Non puoi cambiare le persone. Le persone sono quelle che sono e fanno quello che vogliono fare. Quindi no, non puoi, non si possono cambiare le persone”.
L’unica occasione in cui il gruppo si riunì fu nel 2005 in occasione del Live 8, evento benefico per raccogliere fondi per l’Africa e l’Etiopia. Ma non è in programma nessuna reunion in quanto Waters è molto concentrato sui suoi tour solisti in cui ripropone il proprio repertorio da solista e quello dei Pink Floyd. Il suo prossimo tour in Nord America si intitola “This Is Not a Drill” e lui ha stesso ha affermato che sarà un tour molto politico anti-Trump.