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I 5 miti sfatati più shockanti nella storia del Rock

La storia del Rock è satura di racconti agghiaccianti. Storie dai particolari inverosimili, il più delle volte ingigantiti dal carisma delle figure protagoniste. Negli anni, i miti sorti intorno alla musica Rock, hanno contribuito a concederle uno status socioculturale assolutamente fuori dal comune. Nella maggior parte dei casi, gli artisti immersi nella scena, hanno dovuto lottare contro luoghi comuni e stereotipi di matrice dispregiativa. Sono rari i casi in cui i musicisti hanno potuto sfruttare calunnie e maldicenze per spingere in alto le loro carriere.

In ogni caso, il movimento artistico e sociale nato alla stregua delle tendenze del Rock, nella seconda metà del ventesimo secolo, ha ampiamente contribuito alla creazione di questa mitologia di sorta; incentrata sull’idolatria e sulla dannazione dei Rockers. Musicisti coinvolti in scandali sessuali, feste selvagge e disturbanti lotte contro le dipendenze più disparate. Non sorprende assolutamente, quindi, che un genere nato su presupposti così forti, tenda a creare leggende metropolitane di ogni tipo.  Ciò che lascia, quanto meno, perplessi è; invece, l’ammontare di pettegolezzi senza fondamento su cui si ergono i miti che, in questa classifica, andremo a sfatare definitivamente.

5) Jim Morrison è ancora vivo

La morte di una leggenda scuote sempre gli animi degli appassionati che, nel corso della sua vita, l’hanno idolatrato. Figure come quella di Jim Morrison sono intrise da un alone talmente fitto di splendore, da risultare quasi disumane. Secondo l’immaginario collettivo, alcune persone volano così in alto da non poter essere colpite dalla tragedia. Lo shock della perdita dopo la devastante morte di Jim Morrison, avvenuta nel 1971, a seguito di un attacco di cuore legato all’abuso di droghe di cui era vittima; generò teorie del complotto che, ancora oggi, non accennano a diradarsi. Il mondo del Web pullula di ipotetiche foto che, si presume, abbiano immortalato il cantante nel corso degli anni. Alcuni pensano, addirittura, che il corpo seppellito nella sua tomba al cimitero di Parigi, non appartenga realmente all’immenso Leader dei Doors.

4) Paul McCartney è morto

Pochi miti nella storia del Rock hanno avuto lo stesso seguito della storia secondo la quale Paul McCartney sia morto in un incidente d’auto nel 1966; per poi essere subitaneamente rimpiazzato da un suo sosia, identico a lui in tutto e per tutto, in modo che nessuno se ne accorgesse. Sembrerebbe che i Beatles abbiano lanciato molti segnali nella loro discografia affinché gli appassionati più astuti notassero la veridicità dietro la storia della morte del loro bassista. Lo stesso McCartney cavalcò l’onda della notizia, spiegando nel corso di un’intervista che, se fosse morto, sarebbe stato l’ultimo a saperlo. In ogni caso, la teoria rimane, tutt’oggi, molto accreditata dai complottisti che si celano nei meandri dell’Internet.

3) Robert Johnson strinse un patto col diavolo

A onor del vero, questa storia precede l’invenzione della musica Rock di un paio di decenni. Il fascino di cui è intrisa, però, la rende assolutamente irresistibile. Dopo tutto, Robert Johnson è stato una delle influenze maggiori nella nascita del Rock N’Roll. La leggenda narra che Johnson abbia venduto l’anima al diavolo ai famigerati Crossroads affinché diventasse il miglior chitarrista della storia. Sembrerebbe, infatti, che i progressi del giovane musicista alla chitarra fossero stenti fino ad un preciso momento in cui il suo approccio apparve totalmente rivoluzionato. La verità è che il bluesman, prematuramente scomparso all’età di 27 anni, studiò in modo particolarmente intensivo sotto l’ala protettrice del musicista Ike Zimmerman.

2) Gene Simmons e il trapianto di lingua

Gene Simmons è sicuramente il membro più controverso di una band che, in quanto a dissolutezza, sembrerebbe non avere rivali. I Kiss hanno incentrato la loro brillante carriera sull’eccentrismo e sull’irriverenza. Il bassista del gruppo viene spesso ricordato per la mostruosa lunghezza della sua lingua. Sembrerebbe impossibile che una lingua umana possa essere così lunga. Secondo la leggenda, quella di Simmons sarebbe, in realtà, una lingua di mucca che, il musicista, si sarebbe fatto impiantare per completare il suo look demoniaco.

La scienza e l’ovvia realtà accorrono nell’immediato a confutare quest’assurda teoria. In primo luogo, la lingua di un bovino è completamente diversa da quella umana; in secondo luogo, le tecnologie mediche degli anni ’70 non erano così sviluppate da poter permettere ad un uomo di subire interventi così delicati. Ciò che è vero, però, è che il musicista abbia donato parte del suo sangue affinché questo venisse mescolato con l’inchiostro utilizzato per colorare il fumetto Marvel dedicato ai Kiss.

1) I messaggi subliminali nella Hit dei Kingsmen, Louie Louie

Nonostante se ne siano dette di ogni sui messaggi subliminali nei brani Rock più famosi, la storia dei Kingsmen salta all’occhio per aver coinvolto, addirittura, gli agenti federali statunitensi. I Kingsmen erano una Band Pop Rock, il cui successo arrivò dopo essere entrati nella colonna sonora di film come Animal House. Il brano contenuto nella soundtrack della pellicola, Louie Louie divenne una hit in grado di lanciare la band sulla scena internazionale. Tuttavia, la natura incomprensibile del testo della canzone, portò le realtà più conservatrici degli Stati Uniti a credere che il brano nascondesse messaggi subliminali di natura oscena e satanica; udibili ascoltando la traccia al contrario o rallentandola. L’FBI chiuse il fascicolo d’indagine dichiarando di non essere in grado di decifrare le lyrics della canzone.

 

 

 

 

 

 

 

 

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